I sindacati: «Sisma, insegnanti sfollate
costrette a prendere servizio al Nord»

I sindacati: «Sisma, insegnanti sfollate costrette a prendere servizio al Nord»
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Giovedì 1 Settembre 2016, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 2 Settembre, 19:46
ANCONA – Insegnanti sfollate che vivono nelle tendopoli, ma comunque costrette a prendere servizio in istituti del Nord Italia.
E’ la denuncia delle segretarie regionali di Flc-Cgil Manuela Carloni, Cisl-Scuola Anna Bartolini, Uil-Scuola Claudia Mazzucchelli e Snals-Confsal Paola Martano protestano contro la scelta del Miur di far comunque prendere servizio al Nord a una ventina di docenti delle Marche colpite dal sisma. «Hanno perso la casa e vivono in tenda con la propria famiglia - hanno spiegato in un incontro stampa ad Ancona - ma nonostante abbiano chiesto l'assegnazione provvisoria nella loro regione per il ricongiungimento con i figli ancora piccoli, sono state spedite in Friuli e in Veneto». «Alcune di loro - hanno raccontato le sindacaliste - sono partite indossando la tuta da ginnastica, perché nel crollo hanno perso tutto. Abbiamo sollecitato il Miur affinché evitasse a queste docenti un inutile strazio, in considerazione della riassegnazione provvisoria, ma non c'è stato nulla da fare. Anche se le docenti interessate non sono molte, è emblematico dell'atteggiamento del Governo, per il quale lasciare delle docenti sfollate nel proprio territorio evidentemente non dà visibilità. Inutile che la ministra Stefania Giannini faccia passerelle davanti ai media, se poi non prende decisioni concrete». Le sindacaliste si sono dette preoccupate anche per i 27 istituti delle Marche lesionati, soprattutto scuole dell'infanzia e primarie. «Non vorremmo - hanno detto - che con la scusa del terremoto vengano ricostruiti altrove, spogliando ulteriormente le zone colpite di servizi essenziali alla popolazione. Invitiamo i cittadini e le istituzioni a vigilare perché ciò non accada»
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