Dalla siccità ai fiumi in piena, un mese ha ribaltato il clima (anche nelle Marche)

Nelle prime tre settimane di maggio il 130% di precipitazioni in più rispetto alla media dei 30 giorni. Studio degli esperti dell’Amap: i livelli attuali sembrano poter scongiurare la carenza idrica in estate

Dalla siccità ai fiumi in piena, un mese ha ribaltato il clima (anche nelle Marche)
Dalla siccità ai fiumi in piena, un mese ha ribaltato il clima (anche nelle Marche)
di Lorenzo Sconocchini
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Lunedì 22 Maggio 2023, 02:50 - Ultimo aggiornamento: 15:07
ANCONA L’Esino visto dal ponte San Carlo, che all’inizio dell’estate 2022 era un rigagnolo smagrito nascosto tra le dune di sedimenti, mercoledì scorso s’è gonfiato fino agli argini, costringendo il Comune di Jesi a mettere in preallarme 50 famiglie del quartiere Minonna, invitandole a salire ai piani alti e a prepararsi all’evacuazione. L’immagine del corso d’acqua, che per fortuna non ha traboccato, racconta la metamorfosi dello scenario climatico anche nella nostra regione 


Mappe e grafici


Un anno fa di questi tempi i sindaci firmavano ordinanze per vietare gli utilizzi superflui dell’acqua pubblica, preoccupati dalla siccità, e adesso in molte zone delle Marche sono impegnati in una ricognizione dei danni provocati dal passaggio di un ciclone mediterraneo che ha scaricato nei comuni più colpiti quasi 100 mm di un giorno, l’equivalente di quella caduta mediamente in due mesi del 2022. Questo maggio sarà ricordato come il mese in cui tutte le mappe sull’andamento climatico si sono ribaltate clamorosamente. Basta osservare i grafici con cui il Centro operativo di Agrometeorologia dell’agenzia regionale Amap (l’ex Assam) monitora giorno per giorno l’andamento delle precipitazioni sulla nostra regione, attraverso i dati raccolti da una rete capillare di stazioni meteo. Il grafico che mette a confronto mese per mese il livello della precipitazione mensile regionale con la serie storica del trentennio 1991-2020 evidenzia che nelle prime tre settimane di maggio (fino a sabato 20) è caduta ben più del doppio della pioggia che mediamente veniva giù in tutto il mese. Siamo a 167 mm in 20 giorni, contro uno standard di 72,6 mm nell’intero mese. Lo scarto è di 94,4 mm e l’incremento è già del 130%, quando ancora mancano dieci giorni al bilancio di fine mese.
Con un maggio così piovoso, anche il bilancio degli ultimi mesi torna largamente positivo, facendo apparire lontanissime molte analisi che, fino a qualche settimana fa, mettevano la siccità al primo posto dell’agenda anche politica.

Il grafico della media regionale della precipitazione media cumulata, dal primo dicembre scorso al 18 maggio, registra un +164 mm, con un incremento del 40.1 % rispetto alla media della serie storica del trentennio.


La primavera del ‘22


E le piogge eccezionali registrate all’inizio di questa settimana, come fa notare il meteorologo dell’Amap Danilo Tognetti in un’analisi dedicata all’evento meteo del 16-17 maggio, «vanno ad aggiungersi a quelle già cadute in questa prima parte dell’anno. Considerati i totali fin qui raggiunti - si legge in passaggio del report, che accenna a un parziale controbilanciamento dei danni da maltempo - fanno ben sperare per l’imminente stagione estiva scongiurando al momento i problemi di siccità che invece si sono manifestati nel corso della primavera-estate dello scorso anno». Nel 2022 infatti, ricorda l’Amap, le precipitazioni primaverili erano state molto scarse, con un totale medio regionale di 101 mm (-47% rispetto alla serie storica) superata solo da quella dell’anno 2003 nella classifica delle primavere più siccitose dal 1961. 
«Quest’anno invece si misurano livelli precipitativi superiori alla norma per le province di Macerata, Fermo ed Ascoli Piceno - si legge nel report - . Positive anche le anomalie di alcune stazioni meteo per le province di Pesaro-Urbino e Ancona; altre stazioni mostrano invece dei deficit, non preoccupanti».
 

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