ANCONA Nessuna vacatio al rintocco della prima campanella: la scuola è pronta a ripartire con tutti gli insegnanti in cattedra già dal primo giorno. Ad annunciarlo è stato ieri il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi, in audizione sia alla Camera che in Senato, e le Marche non faranno eccezione. Lo conferma il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Marco Ugo Filisetti, facendo sapere che «abbiamo completato tutte le operazioni per la copertura delle cattedre, con personale già in ruolo, con personale immesso a ruolo, o con contratti a tempo determinato». È stato dunque posto il primo tassello per l’avvio di un anno scolastico non semplice, terzo consecutivo condizionato dal Covid.
Le regole
Tra Green pass obbligatorio per il personale e test salivari per gli alunni delle “scuole sentinella”, si cercherà di evitare quanto più possibile la didattica a distanza e le quarantene di classe, che hanno fiaccato il percorso formativo. «Stiamo raccogliendo le necessità determinate dal maggior carico di lavoro legato alla normativa Covid ed anche le esigenze di personale docente per formare quei gruppi di apprendimento che servono a risolvere situazioni specifiche particolari», spiega Filisetti.
I nodi
Inoltre, per sanare le problematiche legate alle cosiddette classi pollaio, «gli istituti comprensivi che hanno più di cinque classi con almeno 27 alunni riceveranno una risorsa finanziaria aggiuntiva per consentire di potenziare il personale».
La profilassi
Quella per una scuola in presenza ed in sicurezza è la madre di tutte le battaglie e non a caso governo e Regioni stanno focalizzando le loro agende su questa partita, puntando anche ad incrementare il livello di vaccinati tra gli studenti. Nelle Marche, la situazione è in miglioramento, dopo un inizio con il freno a mano tirato: nella settimana tra il 30 agosto ed il 6 settembre, ha guadagna quattro punti percentuali la quota di popolazione scolastica dai 12 anni in su che risulta completamente immunizzata, toccando il 40,5% del totale. Il 65,8% ha invece già ricevuto la prima dose di siero. Considerando la divisione tra 12-15enni e 16-19enni, i primi risultano immunizzati per il 25,9% mentre i secondi fanno registrare un 55,1%. Diverse le percentuali delle prime somministrazioni: il 57,2% per i ragazzi trai 12 e i 15 anni, il 74,4% per i più grandi. I dati più negativi restano quelli della provincia di Macerata, con appena il 27,3% di giovani immunizzati (il 55,9% ha comunque ricevuto la prima dose) e il 44,1% di non vaccinati. Le due province più virtuose si confermano quelle di Ascoli Piceno ed Ancona, rispettivamente a quota 49,4 e 47,1% di giovani immunizzati, e con il 68,2 e il 72,8% che hanno ricevuto la prima dose. A livello regionale risultano infine non aver ancora ricevuto neanche la prima dose 37.701 giovani in età scolare, pari al 34,2% della popolazione tra i 12 e i 19 anni (110.108).
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