Coronavirus, annunci per i non residenti. Allerta della polizia: «Sono falsi, attenzione ai malviventi»

Coronavirus, annunci per i non residenti. Allerta della polizia: «Sono falsi, attenzione ai malviventi»
Coronavirus, annunci per i non residenti. Allerta della polizia: «Sono falsi, attenzione ai malviventi»
di Alessandra Spinelli
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Domenica 29 Marzo 2020, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 19:36
Il contrario di quanto detto finora, e lo sanno bene i condominii che continuano ad ospitare gli universitari che provengono da altre città: l'imperativo, ripetuto come un mantra in questi giorni di emergenza,  è infatti state a casa, proprio la casa dove vi trovate ora che non ci si può muovere, meno che meno tra diverse comuni come specificato nell'ultimo dpcm. Per questo veder affisso un volantino con un avviso così importante ma così diverso da quanto detto finora, ha creato non poco scompiglio: «Si invitano eventuali non residenti di questo edificio a lasciare le abitazioni ospitanti per rientrare nel loro domicilio di residenza».
Le prime segnalazioni arrivate in varie parti delle Marche, così come in molte altre città italiane. Il falso volantino del Ministero dell'Interno è stato trovato perlopiù negli androni di condomini. La polizia ha così diffuso un vero e proprio "'alert"ai cittadini: «Vi invitiamo a fare attenzione. Potrebbe essere l'astuta mossa di qualche malintenzionato per entrare nelle le case in questo periodo di emergenza per covid 19» sottolinea la polizia raccomandandosi: «Chiunque si imbatta in simili volantini è pregato di segnalarne la presenza alle forze di polizia e di non seguire le indicazioni in essi contenute».
Anche perché il volantino ha tutti i crismi dell'ufficialità:  il messaggio è infatti scritto su carta intestata del «Ministero dell'Interno-Dipartimento della Pubblica Sicurezza», con il logo della Repubblica Italiana.  Riporta anche l'obbligo di presentare, a richiesta, la documentazione di affitto della casa e i propri documenti con foto. Si parla, inoltre, di un'ammenda da 206 euro e «reclusione da 3 a 12 anni nei casi più gravi».
Per gli investigatori potrebbe essere la scusa per intrufolarsi nelle case e, approfittando di un attimo di distrazione degli occupanti, derubarli.
Tra le ipotesi che dietro al finto avviso ci sia un solo autore, ma che dopo i primi casi di Roma, circolando l'immagine sui social e nelle chat, altri li avrebbero riprodotti e poi affissi in altre città italiane. 
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