ANCONA - Otto tonnellate di magnete per una risonanza magnetica Pet a tre Tesla. Giorno di festa ieri agli Ospedali Riuniti di Torrette dove il piazzale antistante alla vecchia entrata (sul retro rispetto all’attuale ingresso) è stato bloccato per fare spazio alle grandi manovre dedicate allo scarico dell’ultima generazione del top di gamma della diagnostica.
È servita una gru per scaricare i pezzi del macchinario: il magnete costituisce il cuore di una nuova tecnologia che in Italia è presente in pochissimi centri ospedalieri (Padova, Milano, Napoli) e permetterà accurate diagnosi a pazienti oncologici, cardiologici, neurologici e pediatrici, oltre a ospitare vari progetti di ricerca internazionali multicentrici.
Un giorno di festa
È un giorno di festa perché l’ospedale di Torrette in questo modo compie un passo decisivo verso una dimensione di innovazione che lo colloca tra i primi centri europei per dotazione di tecnologie avanzate.
«Ricerca e assistenza vorrebbero essere la declinazione amalgamata della nostra azienda» mormora il d.g. Caporossi che parla già di proposte di ricerca. La nuova Ge (General Electric che ha vinto il bando) è stata acquistata con finanziamenti regionali e grazie a una corposa donazione famigliare di una senigalliese scomparsa che nel testamento aveva indicato proprio nella ricerca tecnologia applicata alla sanità la destinazione del lascito.