SAN BENEDETTO DEL TRONTO «La violenza non ha genere ma è bidirezionale, ai danni sia di donne che di uomini. Anche quest’ultimi possono essere vittime e le donne carnefici». Parte da questo presupposto l’iniziativa della psicoterapeuta Antonella Baiocchi, ex assessore alle Pari opportunità nel Comune di San Benedetto che ha all’attivo un Centro antiviolenza “Oltre il genere” aperto nel 2021 e che ora sperimenta nelle Marche il primo servizio rieducativo per donne maltrattanti.
A casa e sul lavoro
Madri che prevaricano i figli, datrici di lavoro aggressive con i dipendenti, donne prepotenti che vessano partner ed ex compagni.
«Troppo spesso – afferma la dottoressa Baiocchi – la violenza subita dagli uomini non viene indagata mentre bisogna fare luce e intervenire ed è questo il nostro compito». Stando ai dati del Centro “Oltre il genere” il 65% degli uomini avrebbe subito violenze dalle donne, il 16.5% dice di essere stato maltrattato da altri uomini. Per quale motivo? Dai fratelli per questioni di eredità e di gelosia parentale, da conoscenti che li avrebbero presi di mira per antipatie varie e per l’omosessualità vera o presunta, da parte di colleghi e datori di lavoro. Ma alla base ci sarebbe sempre un analfabetismo psicologico e relazionale.
Visibilità e tutela
E adesso arriva “Help donne maltrattanti”, lo sportello presentato proprio a ridosso della Festa della donna, quando in genere vengono diffusi report in cui si rimarca che le violenze di genere sono soprattutto contro le donne. Anche a rischio, dunque, di voler apparire controcorrente. «Affermare che vittime e carnefici possono essere sia uomini che donne - chiarisce subito la dottoressa Baiocchi - non vuol dire essere contro le donne, ma tende solo a dare visibilità e tutela alle vittime oggi invisibili. Tutte le vittime hanno necessità di essere tutelate».