«Anche le donne maltrattano, apro un centro per loro». L'idea arriva da San Benedetto

«Anche le donne maltrattano, apro un centro per loro». L'idea arriva da San Benedetto
«Anche le donne maltrattano, apro un centro per loro». L'idea arriva da San Benedetto
di Alessandra Clementi
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 8 Marzo 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Marzo, 15:25

SAN BENEDETTO DEL TRONTO «La violenza non ha genere ma è bidirezionale, ai danni sia di donne che di uomini. Anche quest’ultimi possono essere vittime e le donne carnefici». Parte da questo presupposto l’iniziativa della psicoterapeuta Antonella Baiocchi, ex assessore alle Pari opportunità nel Comune di San Benedetto che ha all’attivo un Centro antiviolenza “Oltre il genere” aperto nel 2021 e che ora sperimenta nelle Marche il primo servizio rieducativo per donne maltrattanti.

A casa e sul lavoro

Madri che prevaricano i figli, datrici di lavoro aggressive con i dipendenti, donne prepotenti che vessano partner ed ex compagni.

Nel giorno della festa delle donne si vuole accendere un faro su un percorso di recupero che vada ad aiutare il gentil sesso nel mantenere un atteggiamento che non sia violento e vessatorio, spesso figlio di un contesto familiare tossico. Da qui la nascita nelle Marche del primo centro rieducativo per donne carnefici “Help donne maltrattanti” gestito all’Associazione per la promozione e lo sviluppo individuale e relazionale, presieduto da Adamo De Amicis con il sostegno morale di molte associazioni tra cui Luvv con presidente Rita Fadda; Adiantum di cui è presidente Alessio Cardinale e il Centro CSA con presidente Fabio Nestola.  A dirigerlo sarà proprio la dottoressa Baiocchi, forte dell’esperienza del centro antiviolenza “Oltre il genere”, che nel corso del 2022 ha fornito ben 367 consulenze, rispondendo a 151 le richieste di aiuto pervenute da parte di uomini. Il centro lavora dal vivo nelle Marche e in Abruzzo e in videoconferenza in tutta Italia. Tutti gli uomini che hanno chiamato erano di nazionalità italiana. La provincia delle Marche più rappresentata negli interventi sulle vittime di violenza è stata quella di Ascoli, da cui sono pervenute le richieste di aiuto di 33 persone. La fascia d’età più rappresentata è stata quella tra i 40-49 anni (34%), seguita dalla fascia di età 30-39 (32%) e dalla fascia di età 18-29 (19%). Coloro che si sono rivolti al Centro erano per il 42% conviventi, per il 25% sposati e per il 19% in fase di separazione (19%).

«Troppo spesso – afferma la dottoressa Baiocchi – la violenza subita dagli uomini non viene indagata mentre bisogna fare luce e intervenire ed è questo il nostro compito». Stando ai dati del Centro “Oltre il genere” il 65% degli uomini avrebbe subito violenze dalle donne, il 16.5% dice di essere stato maltrattato da altri uomini. Per quale motivo? Dai fratelli per questioni di eredità e di gelosia parentale, da conoscenti che li avrebbero presi di mira per antipatie varie e per l’omosessualità vera o presunta, da parte di colleghi e datori di lavoro. Ma alla base ci sarebbe sempre un analfabetismo psicologico e relazionale.

Visibilità e tutela

E adesso arriva “Help donne maltrattanti”, lo sportello presentato proprio a ridosso della Festa della donna, quando in genere vengono diffusi report in cui si rimarca che le violenze di genere sono soprattutto contro le donne. Anche a rischio, dunque, di voler apparire controcorrente. «Affermare che vittime e carnefici possono essere sia uomini che donne - chiarisce subito la dottoressa Baiocchi - non vuol dire essere contro le donne, ma tende solo a dare visibilità e tutela alle vittime oggi invisibili. Tutte le vittime hanno necessità di essere tutelate».

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