Il mister solleva una sedia contro l’arbitra: «Sei donna non puoi capire di calcio». Maxi squalifica, il tecnico si dimette

Insulti sessisti per la direttrice di gara Alice Gagliardi di San Benedetto da parte dell’allenatore Tiziano De Patre, ex di Samb e Ancona

Il mister solleva una sedia contro l’arbitra: «Sei donna non puoi capire di calcio». Maxi squalifica, il tecnico si dimette (Nella Foto: Alice Gagliardi e Tiziano De Patre)
Il mister solleva una sedia contro l’arbitra: «Sei donna non puoi capire di calcio». Maxi squalifica, il tecnico si dimette (Nella Foto: Alice Gagliardi e Tiziano De Patre)
di Peppe Gallozzi
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Giovedì 16 Febbraio 2023, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:26

SAN BENEDETTO DEL TRONTO - Un altro inqualificabile episodio avvenuto sui campi di calcio, che ha visto come vittima un arbitro donna, in questo caso il fischietto di San Benedetto del Tronto Alice Gagliardi. Dopo quanto accaduto in Promozione, al “Bernacchia” di Osimo lo scorso 4 febbraio, durante Osimo Stazione-Atl.Marotta Mondolfo, con l’arbitra Laura Mancini oggetto di insulti e offese sessiste da parte del pubblico di casa (costate 600 euro di ammenda), nell’ultimo weekend si è andati ancora oltre nella sfida San Nicolò Notaresco-Cynthialbalonga di domenica, 23°giornata del girone F di Serie D. Quello, per intenderci, delle marchigiane Vigor Senigallia, Porto d’Ascoli, Alma Juventus Fano, Sambenedettese, Montegiorgio e Tolentino.


«Espressioni triviali»


La disavventura della Gagliardi - e dei suoi assistenti Raschiatore di San Benedetto del Tronto e Amorello di Pesaro - si è sviluppata sia nel corso della gara al Comunale Savini, sia dopo il triplice fischio. Insulti beceri e discriminatori dagli spalti locali, seggiolini lanciati all’indirizzo della terna e l’aggressione (fortunatamente solo verbale) da parte dell’allenatore della formazione di casa, Tiziano De Patre (trascorsi da allenatore e giocatore nelle Marche con Ancona e Sambenedettese). Troppo, decisamente troppo, non certo giustificabile da una sconfitta per 3 a 0 e da un penultimo posto in classifica. E con il Comunicato n.97 della Lega nazionale dilettanti, non si è fatta attendere la legittima mano pesante del giudice sportivo Aniello Merone, che ha inflitto 2.500 euro di multa al club teramano in aggiunta ad un turno da giocare a porte chiuse : «Reiterate espressioni triviali, offensive ed implicanti discriminazione per motivi di sesso all’indirizzo dell’arbitro - si legge nel dispositivo della sentenza - Inoltre i medesimi (tifosi, ndr) lanciavano due seggiolini all’indirizzo di un calciatore avversario e della terna arbitrale».

Indecoroso. 


La furia del mister


De Patre è squalificato fino al 31 marzo per «essersi rivolto (pur trattenuto da altri tesserati del Notaresco) al direttore di gara brandendo una sedia e rivolgendole espressioni offensive e implicanti discriminazioni per motivi di sesso». Nel comunicato non viene specificato, ma tra altri epiteti intuibili, il mister le avrebbe rivolto una delle più scontate offese sessiste da bar, qualcosa del genere: «Sei una donna, non capisci di calcio». De Patre si è poi dimesso ieri sera. L’allenatore abruzzese, tra l’altro, a settembre era stato squalificato tre giornate per parole di troppo rivolte all’arbitro Riccardo Tropiano di Bari dopo il 2-2 con la Vigor Senigallia.


Solidarietà alla Gagliardi


Ad Alice Gagliardi, contestata dai tifosi di casa anche per la sua provenienza - visto che la Sambenedettese sarebbe in corsa con il Notaresco per la salvezza - sono arrivati messaggi di vicinanza dall’Aia e dai vari organi tecnici. La giovane, classe‘93, nata a Grottammare ma appartenente alla sezione di San Benedetto del Tronto, è arbitro Cai (Interregionale) dal 2019 e si è già tolta la soddisfazione di dirigere la finale di Coppa Italia femminile 2021 tra Juventus e Roma. Chi l’ha vista crescere sportivamente racconta di una grande forza d’animo, quella che le servirà per ripartire con la carica di sempre anche dopo questa brutta pagina che con lo sport ha poco a che fare. 

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