Saldi, partenza positiva
anche nelle Marche

Saldi, partenza positiva anche nelle Marche
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Martedì 14 Gennaio 2014, 11:44 - Ultimo aggiornamento: 13:15
ANCONA - Il secondo week end conferma la partenza positiva per i saldi nella nostra Regione. Nei primi 10 giorni di saldi l’Osservatorio Confesercenti Marche pubblica i dati sulla vendite: il 12,5% degli operatori intervistati dichiara un aumento delle vendite rispetto all’analogo periodo del 2013, mentre l’87,5% non indica variazioni rispetto all’anno passato. Il dato positivo marchigiano in linea con quanto registrato in Italia, dove le vendite dei primi sette giorni di saldi sono aumentate mediamente del 10%.

Sempre nelle Marche, il 25% degli operatori intervistati indica che lo scontrino medio è aumentato, segno evidente che i consumatori hanno atteso il periodo dei saldi per concentrare i propri acquisti.



E’ inoltre confermata la tendenza ad una “radicalizzazione” degli acquisti: molto frequentati sono infatti i negozi con merce a basso prezzo e quelli di fascia medio alta: ciò testimonia che la gran parte delle persone sceglie la bassa fascia di prezzo e che chi ha bisogno del capo importante aspetta comunque i saldi.



“I saldi sono senz’altro un opportunità in un momento così difficile, per i consumatori, che possono così risparmiare, e per le imprese che recuperano parte del fatturato” commenta il Direttore Regionale Confesercenti Ilva Sartini “Tuttavia non possono risolvere i problemi causati da un calo delle vendite durante la piena stagione che periodicamente si registra e si accumula da cinque anni” Confesercenti indica come problema anche l’eccessiva libertà che si è concessa alle vendite promozionali “Ormai i consumatori sono abituati a promozioni e svendite tutto l’anno; le vendite in sconto, di fatto, sono iniziate già prima di Natale a causa di un’eccessiva presenza di outlet o sedicenti tali, costringendo anche il commercio tradizionale a catturare clientela attraverso gli sconti. Molti operatori hanno iniziato i saldi applicando direttamente sconti del 50%. Ciò conferma le difficoltà del settore, in quanto significa smaltire in fretta le scorte senza avere però nessun ritorno in termini di fatturato. I consumatori trovano buona merce a buon prezzo ma i commercianti sono ormai alla sopravvivenza. Aspettiamo, allora, con trepidazione, provvedimenti che diano il via alla tanto attesa ripresa ”.
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