Saldi, parte domani la sfida dello shopping: nelle Marche giro d'affari da 100 milioni

Saldi, parte domani la sfida dello shopping: nelle Marche giro d'affari da 100 milioni
Saldi, parte domani la sfida dello shopping: nelle Marche giro d'affari da 100 milioni
di Maria Cristina Benedetti
4 Minuti di Lettura
Venerdì 3 Gennaio 2020, 11:07

ANCONA -Tre marchigiani su dieci si faranno tentare. Irresistibili saldi. Il loro richiamo, puntuale, ammalia le fashion victim - per usare il neologismo coniato da Oscar de la Renta - che, sedotte dal pifferaio magico della Convenienza, cederanno al technicolor di vestiti e calzature e all’innovazione dell’elettronica. Tradotto in cifre, nelle Marche muoveranno affari per oltre 100 milioni, con una spesa stimata intorno ai 200 o 300 euro a famiglia. Domani si parte, con le vetrine che invitano a non farsi sfuggire l’occasione, con qualche se, tanti ma e la solita gran voglia di shopping, in barba alla crisi. Che tuttavia non perdona. «Rispetto a un anno fa - anticipa Gabriele Di Ferdinando, responsabile regionale della Cna Commercio e Turismo - ci aspettiamo un calo delle vendite del 2 o 3% almeno, a causa dei Black Friday e delle promozioni on line, che hanno portato i marchigiani ad anticipare gli acquisti invernali». È l’effetto coperta-troppo-corta. 



LEGGI ANCHE:
Bonus asili nido e nuova Imu, ma più tasse su giochi e bibite gassate: le novità del 2020

Istat: dopo 9 anni stipendi aumentano, spinta statali. Retribuzioni contrattuali nel 2018 +1,5%


Moltiplicate per l’Italia tutta, le svendite appassioneranno 15 milioni di famiglie e metteranno in moto un business da 5,1 miliardi di euro, con una spesa media di circa 140 euro pro capite: a tirare le somme, in questo caso, è l’Ufficio Studi Confcommercio. Chiamateli pure affari da non perdere, anche se c’è già chi prevede il flop. In questa terra tra l’Adriatico e i Monti Azzurri, le minacce sono le stesse del resto del mondo. Di certo, non aiuta la bulimia di promozioni prenatalizie e natalizie. Ma c’è chi insiste con il teorema di sempre: i saldi invernali si confermano l’evento commerciale più atteso dell’anno, con una percentuale di consumatori decisi a spendere superiore di otto punti a quella dell’ultimo Black Friday. La quota di chi li attende nelle regioni del Centro, e le Marche sono dentro, s’impenna fino al 41%. E aumenta dal 37 al 41% la porzione di chi acquisterà sul momento, in base alle offerte. 
I numeri 
Di certo sarà il trionfo di cifre e pronostici, con il 43% che investirà meno di 100 euro, il 47% tra i 100 e i 300. Solo il 6% ha previsto di sborsare tra i 300 e i 500 euro, il 4% sfonderà quota 500. Al top dei desideri resistono, inossidabili, le scarpe: è la spesa prevista dal 47% di chi ha già deciso di comprare. Seguono maglie (45%), capispalla (27%) e camicie (26%). Ma c’è anche un 15% che andrà a caccia di borse. E, nonostante la crescente concorrenza del web, i saldi rimangono un evento legato soprattutto ai negozi fisici, scelti 8 volte su 10: il 33% non rinuncerà alla grande catena o alle rivendite brandizzate, seguite dagli indipendenti, cui si rivolgerà il 28% dei clienti. Il 22% punterà su un outlet, mentre solo il 17% cercherà l’affare scontato sul web. 
La scelta 
E qui entra in ballo la sostenibilità. «Ci auguriamo - torna a dire Di Ferdinando - che i saldi nelle Marche, e soprattutto nelle zone segnate dal terremoto, rappresentino un’occasione per favorire le compere nei piccoli negozi dei centri storici e dei paesi». Stimola la scelta consapevole: «L’acquisto nelle botteghe di vicinato farà diminuire sensibilmente anche i materiali di imballaggio utilizzati per le spedizioni». Arriva dritto al cuore: «È dietro al bancone di un negozio, e non dietro allo schermo di un computer, che ci sarà sempre una persona a cui affidarsi».

Identica è la convinzione di Renato Borghi, presidente della Federazione Moda Italia-Confcommercio: «Privilegiare i negozi - rilancia - è molto più stimolante dal punto di vista relazionale». Arriva alla stessa morale: «Acquisti consapevoli dal punto di vista non solo socio-economico, ma anche etico-ambientale». Quest’anno con lo shopping va così. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA