Roberto Cardinali, il più giovane presidente di Confindustria Marche: «Connessi e competitivi. Vedrete, ce la faremo»

Roberto Cardinali, il più giovane presidente di Confindustria Marche: «Connessi e competitivi. Vedrete, ce la faremo»
Roberto Cardinali, il più giovane presidente di Confindustria Marche: «Connessi e competitivi. Vedrete, ce la faremo»
di Lolita Falconi
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 02:10 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 13:07

Roberto Cardinali, 37 anni, è il nuovo presidente di Confindustria Marche. Il consigliere delegato della Tecnofilm di Sant’Elpidio a Mare, è il più giovane tra gli imprenditori che hanno mai guidato la rappresentanza regionale. 
Come ci si sente ad essere il più giovane presidente che Confindustria Marche?
«E’ una bella responsabilità. Mi sento di dover ringraziare il presidente Claudio Schiavoni, i colleghi presidenti e gli imprenditori di tutte le territoriali delle Marche. Mi hanno dato fiducia, sono onorato per la stima che mi hanno dimostrato». 
Quale sarà ora la sua priorità? Qual è la prima cosa che farà?
«Partirò dall’ascolto della base associativa. Lo farò a stretto giro di posta. Ho intenzione di incontrare gli imprenditori di tutte le territoriali, scambiare con loro idee e visioni sul futuro delle nostre imprese e di conseguenza del nostro territorio. E’ una bella sfida, le Marche dovranno sempre più essere un territorio capace di attrarre e sostenere investimenti e talenti. Il dialogo con gli imprenditori servirà per cogliere proposte e problematiche dalle varie realtà. Un’ottima base di partenza». 
Certo, non mancano i grandi temi: digitalizzazione carente, siamo indietro a livello di infrastrutture, c’è il discorso del cuneo fiscale, l’allarme per il caro bollette...
«Ci sarebbe da aprire un capitolo per ciascuno di questi temi, lo faremo. Il nostro dovrà essere un territorio connesso ed interconnesso, diversificato e competitivo, pronto a rispondere rapidamente ai cambiamenti. Affronteremo insieme tutte le tematiche importanti che sono sotto la lente delle imprese. Ci sono temi di breve termine, a cui vanno trovate risposte impellenti, e progettazioni di più ampio respiro. Alle conseguenze della pandemia e delle calamità naturali si sono aggiunte quelle del conflitto in corso, la sfida della transizione ecologica, il caro energia, le problematiche di approvvigionamento. Sarà compito di tutto il sistema Confindustria delle Marche affiancare le nostre imprese. L’industria dovrà essere al centro degli interessi regionali. Questo sarà il mio impegno».
Come la vede sulle aggregazioni mancate? Quale sarà il futuro delle territoriali di Confindustria nelle Marche?
«Affronteremo tutti i discorsi ma ogni cosa a suo tempo. Questa non è la priorità di domani. Adesso dobbiamo lavorare insieme. Sono contento dell’elezione all’unanimità, onorerò l’incarico. Il mio sarà un lavoro di condivisione e partecipazione con i presidenti. Chiederò la collaborazione di tutti. Ci sono tanti temi, abbiamo tante sfide davanti».
Presidente Cardinali, una domanda un po’ più personale. Qual è il modello di imprenditore a cui si ispira? A chi guarda come esempio per crescere e migliorare?
«Posso essere sincero? Babbo Bruno».

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