MACERATA Quando una tragedia come quella di Rigopiano ti toglie tutto, non resta che aggrapparsi alla giustizia. Ieri, i familiari delle 29 vittime uccise dalla valanga hanno atteso con tanta fiducia la sentenza di primo grado che potesse lenire le loro ferite, seppur non riportando indietro i loro cari. Ma sono rimasti delusi.
La delusione
Una delusione che è esplosa in aula dopo la lettura della sentenza nel Tribunale di Pescara: alcuni dei familiari hanno applaudito sarcasticamente il giudice, per poi gridargli contro «Ti devi vergognare, è uno schifo, questa non è giustizia».
Il messaggio
Ma a deludere di più la mamma di Emanuele è «il pessimo messaggio lanciato a tutta Italia: quelle morti potevano dimostrare che in un Paese civile si è in grado di punire chi sbaglia, chi non previene, chi non tutela la vita degli essere umani». Il suo legale, Alessandro Casoni, attende le motivazioni tra 90 giorni. «Avevamo messo in conto tutto, ipotizzavamo che ci sarebbero state alcune assoluzioni, ma non ne potevamo determinare il numero. Ogni commento va fatto dopo averle lette. La Procura, che aveva prodotto 15mila pagine di atti, è stata totalmente contraddetta sulla stragrande maggioranza delle ipotesi accusatorie, è chiaro che dovrà studiare la motivazione per valutare un appello».
Il dolore
Non riesce a commentare Fulvio Vagnarelli, il fratello di Marco, tra le prime vittime estratte dalle rovine dell’hotel. Il 44enne di Castignano, in provincia di Ascoli, operaio Whirlpool, era in vacanza con la fidanzata Paola Tomassini, residente a Pedaso, dipendente dell’autogrill di Campofilone Est sull’A14, morta anche lei. «Non ho parole» dice Vagnarelli. Al suo posto interviene l’avvocato Rosanna Polini. «Una sentenza inaspettata per alcuni punti - ammette -: ci aspettavamo assoluzioni, ma non così. Aspettiamo la motivazione per capire il ragionamento logico fatto dal giudice per poi tirare conclusioni più corrette». Troppa la rabbia, al momento, per curarsi del risvolto civilistico delle tre pagine del dispositivo: soltanto le provvisionali a favore delle parti civili a carico dei cinque imputati assommano ad alcune centinaia di migliaia di euro.
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