ANCONA - Il valzer delle poltrone negli enti satellite della Regione Marche. Nel mosaico del new deal a guida centrodestra di Palazzo Raffaello, è il momento di inserire nuovi tasselli in caselle ancora coperte da figure scelte dalla precedente giunta. Con il consiglio di amministrazione in scadenza a fine anno, il primo nella lista dei rinnovi al vertice sarà l’Erap Marche, che si occupa di politiche abitative. Poi toccherà alla Svem, il cui nuovo statuto è stato approvato dall’assemblea dei soci giovedì, aprendo la strada a un cda a tre. Infine, sarà la volta dell’Assam, che verrà riformata.
La finestra
Nella distribuzione tra partiti di maggioranza, la presidenza dell’Erap – finora ricoperta da Massimiliano Sport Bianchini – andrà a una figura scelta da Fratelli d’Italia, che si prenderà anche due dei sei consiglieri del cda.
I costi
Al presidente della Svem spetterà un compenso annuo lordo di 20mila euro, che scende a 10mila per ciascuno dei due consiglieri. Considerando che l’amministratore unico di Svim – ruolo ricoperto fino a qualche mese fa dal “verde” Gianluca Carrabs – prendeva 30mila euro, i costi non lievitano particolarmente. I soggetti abilitati a presentare le candidature sono i consiglieri regionali e i gruppi consiliari, nonché gli ordini professionali, gli enti e le associazioni operanti nel settore interessato. Una volta depositati i nomi si dovrà procedere alle nomine tra i 30 e i 55 giorni successivi, quindi se ne riparlerà il prossimo anno. Dulcis in fundo, l’ Assam. A ottobre, il vicepresidente e assessore alle Attività produttive, Mirco Carloni, ha annunciato la sua trasformazione in ente pubblico non economico col nome di Marche Agricoltura Pesca, che sarà guidato da un cda. La giunta ne nominerà i componenti e gli altri organi saranno il direttore, il presidente e il revisore unico. Il direttore verrà nominato dal cda su designazione della giunta. L’agenzia disporrà di una dotazione organica propria, i cui posti verranno coperti da personale in organico o regionale assegnato dalla Giunta. La presidenza dovrebbe andare a FdI mentre il direttore dovrebbe essere in quota Lega.