«Green pass con i test salivari». Mail bombing sulla Regione, attacco alle caselle di posta di Acquaroli, assessori e dirigenti

«Green pass con i test salivari». Mail bombing sulla Regione, attacco alle caselle di posta di Acquaroli, assessori e dirigenti
«Green pass con i test salivari». Mail bombing sulla Regione, attacco alle caselle di posta di Acquaroli, assessori e dirigenti
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Martedì 31 Agosto 2021, 02:55 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 09:25

ANCONA - Il fenomeno si è manifestato alla fine della scorsa settimana ed è andato avanti per un paio di giorni. Le caselle di posta elettronica di sei figure molto in vista della Regione (sia politiche che tecniche) sono state prese di mira da alcuni sedicenti esponenti di comitati per la libera scelta e diverse decine di mail sono state inviate al governatore Francesco Acquaroli agli assessori Filippo Saltamartini, Guido Castelli e Giorgia Latini, alla presidente della commissione sanità Elena Leonardi e alla caposervizio Sanità Lucia Di Furia.

Argomento ricorrente delle lettere: una insistente richiesta per istituzionalizzare l’uso dei test salivari come strumento diagnostico per l’ambito scolastico e più in generale lavorativo. La richiesta cita la circolare del ministero della Salute 21675 dello scorso maggio con cui sono stati validati i risultati dei test salivari e batte su un punto: cioè che «i risultati vengano inseriti nella piattaforma online usata dagli operatori sanitari e dottori farmacisti preposti a detta funzione, al fine di erogare la certificazione del Green pass da esibire dove richiesto». Invece in questo momento vige il decreto legge 52, convertito in legge a giugno, che «ha istituito - continua la mail - per l’ottenimento del Green pass il possesso di un esito negativo di test molecolare o antigenico senza escludere o privilegiare alcuna tipologia di raccolta». Per questo si chiede alla Regione di fare pressione per allargare l’uso dei salivari come strumento diagnostico ufficiale. In realtà l’orientamento del governo in questo momento è diverso. Il ministro della Pubblica Istruzione, Bianchi anche nelle ultime ore ha ribadito che i test salivari saranno utili ma soltanto con funzione di screening probabilmente con test a campione nelle classi. E la ratifica della positività degli studenti avverrà sempre con test molecolari. Il fenomeno di mail bombing è stato monitorato dalle segreterie degli assessori e un avviso è stato fatto arrivare anche al settimo piano di palazzo Raffaello alla luce delle proteste ripetute di novax in tutta Italia e della manifestazione annunciata per domani davanti a decine di stazioni ferroviarie in tutta Italia (tra queste c’è anche Pesaro). Alcuni giorni fa quattro comitati per la libera scelta erano stati ricevuti da Saltamartini e Latini. 

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