Dipendenti regionali, il lavoro da casa resiste: possibili fino a otto giorni al mese. Disconnessione, mail, telefonate: chi ne ha diritto, ecco tutte le regole

C’è il diritto alla disconnessione: niente mail o telefonate dalle 19.30 alle 7.30

Dipendenti regionali, il lavoro da casa resiste: possibili fino a otto giorni al mese. Disconnessione, mail, telefonate: chi ne ha diritto, ecco tutte le regole
di Martina Marinangeli
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Sabato 2 Aprile 2022, 02:05 - Ultimo aggiornamento: 14:38

ANCONA - Lo smart working oltre l’emergenza sanitaria. La Regione ha deliberato, lo scorso lunedì, il regolamento per il lavoro agile all’interno degli uffici dell’ente. I dipendenti potranno richiedere di svolgere le proprie mansioni da casa per due giorni la settimana – i restanti tre sarebbero in presenza - con un tetto massimo di otto giorni al mese.

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Una modalità non più emergenziale come è stato negli ultimi due anni di pandemia, ma ordinaria e su base volontaria, nell’ambito del Piano integrato di attività e organizzazione (Piao).

In fase di prima applicazione, la scadenza è fissata per tutti al 31 dicembre, ma è prevista la possibilità di rinnovo. A dare l’ok dovranno essere i dirigenti dei rispettivi dipartimenti e dovranno essere specificate durata e decorrenza, le giornate settimanali scelte, la sede prevalente e le attività da svolvere, con annessi i risultati da raggiungere. 


Le categorie
L’accesso allo smart working è possibile per tutti, ma viene favorito per alcune categorie di lavoratori, come quelli con condizioni di disabilità o fragilità, oppure dipendenti che svolgono le loro funzioni in locali affollati, nei quali non sia possibile rispettare le distanze indicate nei decreti del datore di lavoro. A questo elenco si aggiungono i dipendenti che hanno sede di lavoro a più di 30 km dalla propria residenza e quelli con figli di età inferiore a 12 anni. Vengono poi definite le fasce di contattabilità che, per un contratto full-time, vanno dalle 9 alle 13 e, in caso di giornata con rientro pomeridiano, dalle 15 alle 16. Per i dirigenti, tale fascia corrisponde all’orario 7.30–19.30: il lavoratore in questa fascia è contattabile sia telefonicamente che via mail o con altre modalità. Infine, dalle 19.30 alle 7.30, il lavoratore non può erogare alcuna prestazione lavorativa, né può essere contattato telefonicamente, o via mail o con altre modalità similari. «Nelle giornate in cui la prestazione lavorativa viene svolta in modalità agile – viene specificato nel regolamento allegato alla delibera 345 del 28 marzo – non è possibile effettuare lavoro straordinario, trasferte, lavoro disagiato, lavoro svolto in condizioni di rischio. 


La valutazione
L’attività svolta in modalità agile ed i risultati raggiunti, analogamente a quanto previsto per l’attività lavorativa prestata in sede, sono oggetto di valutazione nell’ambito del sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale vigente nell’amministrazione». Per lavorare da casa, la Regione «mette di norma a disposizione – prosegue il documento – l’attrezzatura tecnologica adatta e necessaria per lo svolgimento della prestazione lavorativa in lavoro agile, sulla base di specifiche mansioni da svolgere». 

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