Regione Marche, Saltamartini in bilico ma è una questione che riguarda la Lega

Regione Marche, Saltamartini in bilico ma è una questione che riguarda la Lega
Regione Marche, Saltamartini in bilico ma è una questione che riguarda la Lega
di Martina Marinangeli
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Sabato 19 Novembre 2022, 03:40 - Ultimo aggiornamento: 09:29

ANCONA L’onda d’urto delle elezioni Politiche del 25 settembre fa ancora fibrillare i piani alti di Palazzo Raffaello. Il rimpasto di giunta che si è reso necessario dopo la diaspora degli assessori verso Roma ha innescato una serie di ragionamenti che sono andati anche oltre il travagliato rimpiazzo di Guido Castelli, Mirco Carloni e Giorgia Latini. C’è una poltrona, in particolare, che continua a ballare da quasi due mesi: è quella dell’assessore alla Sanità in quota Lega Filippo Saltamartini. All’indomani della chiamata alle urne, era già iniziata a circolare la voce di un suo eventuale trasferimento a Roma - magari in un sottosegretariato - ma le caselle a disposizione erano poche ed il Carroccio, dato lo scarso risultato elettorale, non aveva molto spazio di manovra. E con tanti parlamentari uscenti rimasti fuori dal Palazzo, il riposizionamento di un assessore marchigiano è passato in secondo piano. Sembrava quindi tutto rientrato, tanto che nel rimpasto di giunta Saltamartini era riuscito ad ottenere anche la vicepresidenza della giunta.

La fase calda

Nelle ultime settimane i rumors sono ripresi con insistenza e la cosa non sembra casuale. Questa è la fase più calda per la sanità regionale, con le nomine dei direttori generali delle aziende ospedaliere e delle nuove Aziende sanitarie territoriali (la nuova veste delle Aree vaste) da fare entro l’anno. E sia all’interno della Lega che della giunta ci sarebbe chi pensa che Saltamartini non sia la persona adatta a gestire la partita. Metterlo semplicemente alla porta significherebbe però sconfessare la linea della giunta sulla Sanità, dunque a Palazzo Raffaello ci si guarda bene dal fare un errore come questo. Venisse promosso a Roma, il discorso sarebbe diverso. Per questo si sta lavorando per individuare una casella congeniale a Saltamartini, come un posto di spicco nella struttura della Protezione civile nazionale guidata da Curcio. Nei palazzi capitolini c’è chi si sta muovendo per centrare questo obiettivo, anche il segretario federale della Lega Matteo Salvini sarebbe stato messo a conoscenza della prospettiva.

La strada non è semplice e non è detto che le cose vadano secondo copione, ma c’è anche un secondo fronte che si aprirebbe in questo scenario. L’ex deputato del Carroccio Mauro Lucentini, rimasto fuori dal Parlamento alle ultime Politiche, starebbe cercando di ritagliarsi un posto in giunta e la poltrona che lascerebbe vacante Saltamartini inizia a fare gola.

La posizione di Lucentini

Lucentini è stato avvistato più volte, in questi giorni, nei palazzi del potere marchigiani: l’ultima in ordine di tempo, giovedì a Palazzo Leopardi, dove ha avuto un colloquio con il governatore Francesco Acquaroli a margine dei lavori del Consiglio regionale. Presenza che si è fatta notare, ma il diretto interessato l’ha buttata sull’ironia: «Sono qui ma in realtà non sono qui». Come a dire: il mio incontro con il presidente non è ufficiale ed è bene che resti fuori dai radar. Dopo la mancata rielezione, per Lucentini si era profilato un ruolo di consulenza in qualche ufficio romano, ma ora che la casella della Sanità potrebbe liberarsi, lui ci sta facendo più di un pensiero. La sua promozione in giunta riempirebbe il vuoto geografico lasciato nel Fermano anche dopo il rimpasto. Per la seconda volta, infatti, quel territorio è rimasto senza rappresentanti nel governo regionale, cosa che ha fatto andare su tutte le furie il sindaco di Fermo Calcinaro ed il presidente della Provincia Ortenzi, che avevano persino scritto al governatore chiedendo più attenzione. Essendo espressione del settore del calzaturiero, Lucentini è fortemente sostenuto anche da molti imprenditori del Fermano. Ma non bastano gli endorsement per spuntarla. Ogni tassello del tetris deve andare nel giusto posto - a partire dalla casella romana per Saltamartini - e di acqua sotto ai ponti deve ancora passarne parecchia.

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