Imu sui terreni agricoli esentati
la Regione pronta a dare battaglia

Imu sui terreni agricoli esentati la Regione pronta a dare battaglia
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Mercoledì 3 Dicembre 2014, 22:02 - Ultimo aggiornamento: 4 Dicembre, 07:31
ANCONA - L'assessore all'Agricoltura Maura Malaspina in prima fila contro la decisione del Governo di far pagare l'Imu anche alla maggior parte dei terreni agricoli che erano stati esentati. L'assessore della Regione Marche ha scritto al coordinatore nazionale della Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni Fabrizio Nardoni, per porre all'attenzione di tutti i colleghi assessori «la gravissima problematica dell'introduzione dell'Imu sulla quasi totalità dei terreni agricoli finora esenti e che avrà ripercussioni nefaste sull'agricoltura tutta». «L'individuazione delle aree esenti - spiega Malaspina - doveva arrivare con un apposito decreto e nella sua attesa si faceva riferimento all'elenco dei Comuni allegato alla circolare n. 9/93 (prevista per l'Ici). In questi giorni, tuttavia, è stato predisposto, come previsto dall'art. 22 comma 2 del d.l. 66 del 2014, un decreto che riduce drasticamente l'elenco dei Comuni esentati». Secondo l'assessore «tale provvedimento è inaccettabile e non tiene conto dell'impatto drammatico su un settore strategico e primario com'è quello dell'agricoltura, soggetto già al doppio rischio del mercato e delle condizioni climatiche e che ora si vede appesantita da un fardello fiscale. Questo decreto - ribadisce - stroncherà gli sforzi fatti finora dai nostri imprenditori agricoli ed ogni accenno di ripresa del settore, inoltre con ogni probabilità renderà improduttivi i Piani di Sviluppo Rurale 2014-2020 faticosamente costruiti dalle Regioni insieme ai territori e alle organizzazioni di categoria. Siamo impegnati tutti con le rendicontazioni del vecchio Psr e sappiamo bene quanti sforzi stiamo operando per utilizzare al meglio i fondi europei, per non perdere occasioni e risorse importanti». La Malaspina fa notare che «anche l'Anci ha espresso chiaramente la sua contrarietà» e chiede «con urgenza alla prima Commissione Politiche Agricole di inserire la discussione sul Decreto Interministeriale del 28 novembre 2014 per valutare le varie esigenze delle diverse realtà regionali e giungere ad una posizione comune con l'obiettivo di chiedere al presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell'Economia e Finanze, al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari Forestali e al Ministro dell'Interno di modificare il decreto in oggetto in modo da sancire l'esclusione dei Comuni che finora hanno legittimamente tenuto indenni i terreni agricoli da ulteriori tassazioni».
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