Dipartimenti accorpati, Acquaroli rivoluziona i vertici della Regione. Turn over nei ruoli dirigenziali. Ecco cosa vuole fare il presidente

Dipartimenti accorpati, Acquaroli rivoluziona i vertici della Regione. Turn over nei ruoli dirigenziali. Ecco cosa vuole fare il presidente
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 20 Gennaio 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 09:16

ANCONA Una legge per riorganizzare da zero la macchina regionale. La giunta Acquaroli si è data quattro mesi di tempo per approntare la rivoluzione interna che porterà al turn over nei ruoli dirigenziali - 12 servizi di cui 11 in scadenza a fine mese - passando anche per una modifica normativa volta a snellire l’apparato di Palazzo Raffaello. 

 
Il passaggio 
Nel frattempo, i dirigenti in carica continueranno a ricoprire i loro ruoli fino a maggio, anche per agevolare il probabile passaggio di consegne, e la proroga di quattro mesi riguarderà anche gli interim ad Ars e Assam, rispettivamente affidati a Lucia Di Furia e Andrea Bordoni. Il calcio d’inizio dello spoil sytem interno alla Regione è stato dato lunedì, con una comunicazione dell’assessore alle Risorse umane Guido Castelli alla giunta - condivisa all’unanimità - con la quale si dà mandato «al Segretario generale e al dirigente del Servizio risorse umane di predisporre le proposte degli atti normativi e amministrativi utili alla definizione del nuovo assetto organizzativo. Contestualmente - prosegue la comunicazione - i dirigenti incaricati dovranno predisporre gli atti indispensabili a garantire la continuità delle funzioni gestionali per il tempo strettamente necessario ad assicurare questa transizione organizzativa, attraverso una proroga di quattro mesi degli incarichi di direzione di tutte le strutture». 


La scadenza 
Una comunicazione che consente di allineare tutti sulla stessa data di scadenza del contratto dirigenziale, incluso Silvano Bertini, dirigente del servizio Attività produttive, il cui mandato avrebbe dovuto concludersi il 31 ottobre 2022. La proroga varrà anche per Giovanni Santarelli, dirigente al servizio Politiche sociali prossimo alla pensione, che traghetterà il suo dipartimento a titolo gratuito fino all’approvazione della legge tra quattro mesi. 


L’aggregazione
Nel mirino della giunta Acquaroli, la legge 20 che disciplina il numero di servizi regionali: l’idea è quella di riformarla, aggregando e asciugando la struttura attraverso l’accorpamento di alcuni dipartimenti, ma ancora non è stato stabilito di quanto verrà ridotto il numero. Il tempo previsto per l’elaborazione dell’articolato è, appunto, di quattro mesi, allo scadere dei quali si passerà per il voto nell’aula del Consiglio regionale e, in seguito, all’avvio di tutte le attività di natura sindacale e di confronto, agli interpelli ed agli avvisi, per poi procedere alla nomina dei dirigenti della riformata struttura. Il tema di fondo è: chi verrà inserito nella prima fascia apicale di Palazzo Raffaello? Al momento, oltre ai citati Santarelli e Bertini, a guidare la macchina burocratica regionale ci sono Deborah Giraldi al servizio Affari istituzionali (oltre al ruolo di Segretario della giunta), Gabriella De Bernardinis (Affari legali), Maria Di Bonaventura (Bilancio), Nardo Goffi (Tutela del territorio), Di Furia (Salute), Raimondo Orsetti (Turismo), Piergiuseppe Mariotti (Risorse umane), Lorenzo Bisogni (Agricoltura), Enrica Bonvecchi (Suam), David Piccinini (Protezione civile). Attualmente, i dirigenti regionali sono distribuiti su tre fasce e più si sale di livello, più aumentano responsabilità e compensi. Gli apicali sopracitati guadagnano circa 120mila euro l’anno tra parte fissa, variabile e premio: va da sé che quei ruoli facciano molta gola. La nuova legge che ha in cantiere la giunta dovrà determinare anche il numero di fasce dirigenziali da prevedere, perimetro all’interno del quale decidere poi chi promuovere e chi declassare. Scelta delicatissima perché andrà a definire il braccio amministrativo dell’intero mandato targato Acquaroli. Per questo la giunta dedicherà i prossimi mesi a un’attenta valutazione, con una due diligence delle risorse umane di cui dispone la Regione. Nota a margine: qualche altra novità sarebbe in arrivo anche in Consiglio regionale, dove l’ex portavoce di Luca Ceriscioli, Simone Socionovo, starebbe per fare il suo ritorno, non si sa ancora se nell’entourage del presidente Dino Latini o in altro ruolo.

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