Il benservito in Regione arriva via mail: «Da domani lei non è più dirigente del consiglio». Scaricata la Zampa. Russi nuovo dirigente. E ora i capi servizio

Il benservito in Regione arriva via mail: «Da domani lei non è più dirigente del consiglio». Scaricata la Zampa. Russi nuovo dirigente. E ora i capi servizio
di Martina Marinangeli
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Martedì 12 Gennaio 2021, 04:55

ANCONA - Cambio al vertice in Consiglio regionale: è Antonio Russi il nuovo segretario generale. Già dalla seduta di oggi, non sarà Maria Rosa Zampa ad occupare lo scranno a sinistra del presidente Dino Latini, ma l’ormai ex dirigente del servizio Risorse umane, finanziarie e strumentali, promosso sul campo. Se con una maggioranza di un altro colore, una sostituzione era prevedibile, le modalità con cui è stata attuata hanno lasciato una scia di perplessità, con il Partito democratico che ha parlato di un «vero e proprio blitz». 

 
Il benservito alle 15
La mail in cui le è stato comunicato il benservito, Zampa l’ha ricevuta ieri alle 15, durante la riunione dei capigruppo con la quale si stavano definendo le modalità di accesso alla seduta odierna, a porte chiuse in seguito alla positività al Covid del capogruppo Fdi Carlo Ciccioli. Nella determina dell’ufficio di presidenza le veniva notificato che, già da oggi, l’incarico di segretario generale sarebbe passato a Russi, a cui veniva affidato ad interim anche il servizio di Segreteria dell’Assemblea e delle Commissioni permanenti. Settore finora di competenza di Zampa, che si è invece ritrovata catapultata, a tempo di record, nei panni di Russi alla guida di Risorse umane, finanziarie e strumentali. 


Lo switch temporaneo
Uno switch temporaneo (60 giorni) perché, per individuare i dirigenti dei servizi del Consiglio, serve una riorganizzazione che passi da una valutazione comparativa dei curricula degli eventuali candidati. Diverso, invece, il discorso per la segreteria generale che, si diceva, è un incarico fiduciario affidato dal presidente del Consiglio. 


Cosa dice la legge 14
La legge regionale 14 prevede che il segretario venga nominato 90 giorni dopo l’insediamento dell’assemblea legislativa e, dunque, il mandato di Zampa sarebbe scaduto domenica 17. A remare fortemente contro la sua riconferma è stato in particolare Ciccioli, che non ha mai fatto mistero di voler portare avanti un repulisti generale nelle istituzioni dopo decenni di governi di centrosinistra. E l’ormai ex segretaria, nonostante trasversalmente stimata, è finita nel tritacarne dello spoil system, privata – per ora ad interim – anche del servizio che ha diretto per quasi 20 anni. In sua difesa si è schierato il Pd, che in ufficio di presidenza ha votato contro la staffetta con Russi. Una spaccatura mai verificatasi nella precedente legislatura, che di segretari generali ne ha visti ben quattro – Santoncini, in regime di proroga, Moroni, Misiti e Zampa –, tutti approvati all’unanimità dall’ufficio di presidenza. In ogni caso, il new deal targato Russi è stato sancito e parte oggi. Il suo nome era il più papabile dal momento che, dei dirigenti apicali interni, era l’unico a non aver ancora ricoperto l’incarico ed un esterno avrebbe significato un aggravio dei costi per il Consiglio. Classe 1959, una laurea in Giurisprudenza in tasca, Russi ha alle spalle oltre un decennio di esperienza come dirigente negli uffici consiliari ed è stato per un periodo anche vice segretario generale. Se questa è la situazione in Consiglio, anche Palazzo Raffaello potrebbe presto andare incontro ad una rivoluzione interna. Su 12 capi servizio, 11 sono in scadenza il 31 gennaio: l’unico superstite sarebbe Silvano Bertini, dirigente del servizio Attività produttive, il cui mandato si chiude il 31 ottobre 2022. Ma in caso l’amministrazione a guida Acquaroli optasse per una riorganizzazione totale, potrebbe saltare anche lui. 

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