Restyling capannoni dismessi, raddoppiano i fondi regionali: contributo a fondo perduto fino a 50mila euro

Restyling capannoni dismessi, raddoppiano i fondi regionali: contributo a fondo perduto fino a 50mila euro
Restyling capannoni dismessi, raddoppiano i fondi regionali: contributo a fondo perduto fino a 50mila euro
di Martina Marinangeli
3 Minuti di Lettura
Sabato 16 Ottobre 2021, 03:20

ANCONA - Bando “reshoring”: a gara due milioni di euro per riqualificare fabbricati dismessi o ampliare unità produttive già esistenti. Beneficiarie dell’intervento sono le micro, piccole e medie imprese artigianali, industriali o operanti nei servizi alle imprese - in forma singola, o aggregata - che intendono realizzare progetti di investimento. L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto in conto capitale, nelle misura del 50% con un limite massimo di 50mila euro di contributo concedibile.

 
La scelta
Nella delibera di giunta 1170 che stabiliva i criteri del bando, viene specificato che «gli interventi avranno come finalità quella di promuovere la crescita ed il consolidamento del sistema produttivo delle Marche, attraverso un sostegno finanziario agli investimenti e in grado di produrre significativi effetti occupazionali diretti ed indiretti; spingere i processi di aggregazione di imprese ed il rafforzamento delle filiere di fornitura; sviluppare impatti positivi in termini di efficientamento energetico e di rispetto dell’ambiente; agevolare la creazione di nuove imprese giovanili; recuperare fabbricati dismessi ed inutilizzati». 


L’impegno
In prima battuta, era stata prevista una copertura finanziaria di un milione di euro, ma poi sono stati allentati i cordoni della borsa, come conferma l’assessore alle Attività produttive Mirco Carloni: «siamo riusciti a trovare maggiori risorse da destinare a questa misura e stanziamo quindi due milioni anziché uno. Inoltre, abbiamo previsto altri 4,5 milioni di euro per ulteriori interventi.

La Regione ora mette in campo le risorse necessarie per favorire l’innovazione e rendere competitive le micro e piccole imprese marchigiane. Con questo bando favoriamo il recupero e l’ampliamento delle unità produttive, attendendo benefici anche in termini di occupazione». Tra i criteri di valutazione ci sono infatti l’’incremento occupazionale previsto, l’ubicazione dell’immobile, la cantierabilità del progetto, l’ammontare degli investimenti e l’età del titolare.


L’iter
I termini per la presentazione delle domande scadono il 24 novembre. «In particolare – prosegue Carloni -, abbiamo voluto introdurre una misura specifica per rivitalizzare e favorire il reshoring delle imprese nei territori montani recuperando i laboratori dismessi». Secondo le previsioni della Regione, si otterrà il recupero di almeno cinquanta unità produttive, con una ricaduta occupazionale di almeno cento unità. Le imprese proponenti possono presentare progetti rientranti nelle due seguenti tipologie: recupero e riqualificazione di fabbricati dismessi (in questo caso il recupero o la ristrutturazione del fabbricato non deve essere sostitutivo ma aggiuntivo rispetto al sito produttivo attuale, a meno che non comporti aumento di superficie del locale); ampliamento di fabbricato di unità produttiva esistente, dove per ampliamento si intende l’aumento della superficie del locale. Obiettivo del bando è «consolidare il trend di ripresa dell’economia delle Marche».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA