Reddito di cittadinanza, così non va: solo 1 su 4 degli occupabili, nelle Marche, trova impiego

Reddito di cittadinanza, così non va: solo 1 su 4 degli occupabili, nelle Marche, trova impiego
Reddito di cittadinanza, così non va: solo 1 su 4 degli occupabili, nelle Marche, trova impiego
di Martina Marinangeli
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Lunedì 10 Ottobre 2022, 03:25 - Ultimo aggiornamento: 11 Ottobre, 09:28

ANCONA Poco più di un percettore del reddito di cittadinanza «occupabile» su quattro ha trovato lavoro. Un dato, quello marchigiano, in linea con il resto delle regioni del centro Italia, ma che evidenzia una carenza nel secondo pilastro della misura, ovvero l’inserimento nel mondo del lavoro. È quanto emerge dall’ultimo monitoraggio dell’Anpal (l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro) che traccia un quadro sull’andamento del benefit - non in generale, ma solo tra i percettori in grado di lavorare - fino al 30 giugno scorso.

 


L’identikit


Nella nostra regione, si assesta sul 28,3% l’incidenza dei beneficiari occupati sul totale di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza «non esonerati, esclusi o rinviati ai comuni», viene specificato nella nota. E scendendo nel dettaglio dei dati, il monitoraggio Anpal tratteggia anche quello che è l’identikit degli occupati tra i percettori. Partendo dal genere, solo il 16,4% delle donne è stato inserito nel mondo del lavoro, a fronte del 25,9% uomini. Quanto all’età, la maggiore incidenza degli occupati si registra nelle fasce centrali, mentre per i giovani e gli over 60 i valori si abbassano. La classe di età a cui va meglio è quella che va dai 40 ai 49 anni, con un 24,5% di occupati, seguita a stretto giro dai trentenni a 24,4%. La percentuale inizia già a scendere nella fascia tra i 50 ed i 59 anni - con un valore che si assesta sul 19,9% - e si abbassa ulteriormente nella classe di età degli under 29, fermi al 18,3%. Va ancora peggio agli over 60: solo il 14,5% dei percettori ha trovato un’occupazione. L’altro dato negativo che emerge riguarda poi la tipologia di lavoro in cui questa fetta di popolazione viene incasellata L’altro dato negativo che emerge riguarda poi la tipologia di lavoro che interessa i beneficiari, attestata su profili professionali sostanzialmente poco qualificati e che richiedono bassi livelli di competenza. Nel 57,7% dei casi, si richiedono competenze medio basse.
 

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