Politiche, nelle Marche i democrat ora tremano: in tutti gli uninominali favorito il centrodestra

Politiche, nelle Marche i democrat ora tremano: in tutti gli uninominali favorito il centrodestra
Politiche, nelle Marche i democrat ora tremano: in tutti gli uninominali favorito il centrodestra
di Martina Marinangeli
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Mercoledì 10 Agosto 2022, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 11 Agosto, 08:17

ANCONA Il tam tam è partito a metà pomeriggio, quando nelle chat del Pd regionale è iniziata a circolare l’analisi dell’Istituto Cattaneo sui collegi uninominali in vista delle elezioni del 25 settembre.

 Se qualcuno dei dem avesse fin qui sottovalutato l’impatto dello strappo di Carlo Calenda, ci penserebbe questa doccia fredda ad aggiustare l’improvvida considerazione. Certo, le proiezioni non sono la Bibbia, ma il quadro che emerge ha fatto scattare più di un campanello d’allarme al Nazareno. Tanto che il segretario nazionale Enrico Letta ha di nuovo aggiornato la road map: la Direzione in programma tra oggi e domani, chiamata ad esprimersi sulle liste per le Politiche, slitta di qualche giorno e si terrà probabilmente sabato o domenica.


Rischio “cappotto”


Piazzare i nomi giusti nei posti giusti, infatti, diventa adesso ancora più importante e le decisioni vanno prese con cautela. Stando all’Istituto Cattaneo, i dem marchigiani rischiano di andare incontro ad un “cappotto” nei collegi uninominali. Senza il supporto di Azione, infatti, anche il collegio di Ancona alla Camera, che oscillava tra il contendibile ed il buono per il centrosinistra, si è spostato verso la metà campo degli avversari, diventando buono per il centrodestra. E lo stesso vale per il collegio Marche nord (Pesaro ed Ancona) al Senato. Nel resto delle caselle va anche peggio. Il collegio di Pesaro alla Camera viene quotato dall’Istituto addirittura come «abbastanza sicuro per il centrodestra», mentre i feudi del sud (Macerata ed Ascoli/Fermo alla Camera e Marche sud al Senato) sono «blindati per il centrodestra». Di qui, almeno nel nord della regione, l’importanza di candidare nomi forti che riescano a far tornare la palla almeno a metà campo. È il caso dell’uninominale di Pesaro alla Camera dove è ormai praticamente certo che il centrodestra candidi il vicepresidente della giunta regionale Mirco Carloni, dal momento che è stata la Lega a prendersi il collegio nella spartizione tra alleati.

Per poter competere, il Pd dovrebbe schierare mister preferenze Andrea Biancani, che nel bagno di sangue delle Regionali del 2020 riuscì a risultare il più votato in assoluto con oltre 10mila preferenze.

Il collegio dorico

Nel collegio di Ancona ha ancora chance l’ex presidente dell’assemblea legislativa e consigliere regionale Antonio Mastrovincenzo, che dovrebbe trovarsi contro il capogruppo di Fratelli d’Italia Carlo Ciccioli o, in alternativa, il coordinatore del partito di Giorgia Meloni nella provincia di Ancona Stefano Benvenuti Gostoli. Quanto al collegio Marche nord in Senato, FdI potrebbe scegliere di schierare Antonio Baldelli o Giorgio Mochi, mentre per il Pd le valutazioni sulla figura da piazzare in questa casella sono ancora in corso. Se fin qui la strada si può definire in salita per il Pd, nel sud della regione è un’arrampicata su una parete dei Monti Appalachi. Nell’uninominale di Macerata alla Camera - andato alla Lega - la vittoria del centrodestra è data per scontata. Non è ancora stato deciso il nome (ci sono in ballo i parlamentari uscenti Lucentini, Pazzaglini e Patassini) ed anche i dem ci stanno ancora pensando. In una logica di alternanza di genere, potrebbero candidare la presidente della Cia Mirella Gattari. A Fermo/Ascoli alla Camera per il centrodestra correrà il commissario FI Francesco Battistoni, mentre nel collegio Marche sud al Senato è data per lanciata la coordinatrice di FdI Elena Leonardi. In quota dem, stanno cercando quelli che definiscono «agnelli sacrificali». Il posto sicuro potrebbero averlo i primi due candidati dem nel proporzionale della Camera ed il capolista al Senato. Ed i nomi che circolano più insistentemente sono quelli del commissario Alberto Losacco, e dei parlamentari uscenti Alessia Morani e Francesco Verducci.

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