ASCOLI - Se da un lato la multinazionale farmaceutica Pfizer sta facendo affari miliardari sui vaccini anti-Covid, nell'altra faccia della medaglia, quella delle compresse, le cose non vanno come nelle previsioni come sta avvenendo anche per altri gruppi farmaceutici, stravolte dall'emergenza sanitaria internazionale. Nello stabilimento ascolano, leader nei blister (compresse e capsule), noto soprattutto per la produzione dello Xanas e di farmaci oncologici, purtroppo c'è stato un calo sensibile del mercato legato proprio alla pandemia.
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Per questo motivo, alcune settimane fa, i vertici aziendali, a malincuore, hanno annunciato la disdetta del contratto di staff leasing per sessanta unità lavorative. Ma sulla trattativa ora si apre uno spiraglio. Con spiccato senso di responsabilità da parte della direzione e dei sindacati si sta valutando quali possano essere le condizioni per rendere meno traumatico questo passaggio. Circa una trentina di operai in staff leasing sono tornati o stanno andando a casa ma un'altra trentina ha ancora il contratto in scadenza. E sono soprattutto giovani. Per questo motivo si sta valutando un'ipotesi di staffetta generazionale. Una mobilità volontaria incentivata a chi è prossimo alla pensione ma non ha ancora maturato i requisiti o chi intende cambiare aria. Sul quantum e sulle modalità il dibattito è ancora aperto. Ad Ascoli lavorano circa mille persone fra dipendenti e indotto.
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