Cubo di Rubik in 5 secondi, la sfida tra campioni a Pesaro si consuma sui centesimi

Cubo di Rubik, la sfida si consuma sui centesimi. E Alessandro Ricci si migliora: a Pesaro in palio i titoli mondiali nelle diverse categorie
Cubo di Rubik, la sfida si consuma sui centesimi. E Alessandro Ricci si migliora: a Pesaro in palio i titoli mondiali nelle diverse categorie
di Elisabetta Marsigli
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Domenica 27 Febbraio 2022, 04:50

PESARO  - Mente agile, mani veloci e spensieratezza: sono le caratteristiche base per essere un vero campione nell’arte di risolvere il rompicapo per eccellenza, il Cubo di Rubik. A Pesaro sono 100 i partecipanti alla “Pesaro open 2022”, la competizione internazionale organizzata dalla Cubing Italy.org di Bologna, con il patrocinio del Comune di Pesaro, che da ieri vede, all’hotel Baia Flaminia, campioni delle diverse categorie sfidarsi per battere i record mondiali. 


La competizione, che si concluderà stasera, è incentrata infatti sulla risoluzione del Cubo di Rubik nelle sue varianti: 2x2x2; 3x3x3; Square-1; One-Handed; Blindfolded, ecc.

I risultati, trattandosi di una competizione riconosciuta a livello mondiale dalla World Cubing Association, saranno pubblicati sul sito di WCA e di Cubing Italy. Le iscrizioni alle gare sono andate sold out in 10 minuti e gli sfidanti hanno un’età che va dai 15 ai 20 anni, con qualche eccezione. 


Tra gli organizzatori c’è Alessandro Ricci, 17enne pesarese campione in carica e detentore del record italiano nella disciplina della “Square-1”, felice di essere riuscito ad organizzare questa competizione proprio nella sua città e che ha già migliorato, ieri, il suo record nazionale. «Square-1 è una versione più difficile del cubo normale - spiega Alessandro - perché il cubo ha inizialmente una forma differente, ogni volta diversa, e la difficoltà sta quindi nel riportare il cubo alla forma tradizionale per poi risolverlo». Alessandro è campione italiano, terzo in Europa e settimo nel mondo: il suo record era 5 secondi e 74 centesimi, migliorato ieri a Pesaro in 5 secondi e 58 centesimi. 


Ma qual è il segreto di tanta velocità? «Prima di risolvere un Cubo bisogna osservarlo. In questa specialità abbiamo 15 secondi per osservarlo e per prevedere quali mosse andremo a fare. All’inizio è la mente che lavora, ma appena inizia la gara la connessione tra mani e mente è fondamentale: osservare e agire in tempi velocissimi». E questa non è nemmeno la specialità più difficile, ne esiste una che richiede la soluzione del cubo da bendati. «In questo caso abbiamo la possibilità di osservare il cubo per diverso tempo, senza fretta. Ma una volta osservato bene, si viene bendati e dopo è di nuovo la mente, in questo caso più la memoria, che lavora con l’ausilio delle mani».

E c’è chi, giocando coi cubi, si è creato una professione: tra i più “anziani” di questa competizione, alla gara non poteva mancare un campione come Giovanni Contardi, oggi 27enne, che risolse il suo primo cubo nel 2009 e arrivò secondo ai campionati mondiali del 2011. Da lì si sono succeduti ben 60 record nazionali, 9 europei e 3 mondiali, ma ora Giovanni si è dedicato all’arte e compone straordinari mosaici proprio con i cubi di Rubik: dal ritratto di Rossini, oggi visibile al Museo Nazionale dedicato al compositore, ad Amy Winehouse, LeBron James, Rihanna, John Lennon, Justin Timberlake, fino a quello di Black Widow realizzato per la Marvel, nell’Hotel di Disneyland. «Sono passato dal risolvere il cubo a scomporlo per farne ritratti», scherza Giovanni, che, per realizzare una delle sue straordinarie opere ha bisogno di un minimo di 720 cubi di Rubik.

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