Matteo Renzi arriva nelle Marche
Oggi l'incontro col sindaco di Pesaro

Matteo Renzi al Meeting di Rimini
Matteo Renzi al Meeting di Rimini
di Maria Cristina Benedetti
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Martedì 25 Agosto 2015, 10:25 - Ultimo aggiornamento: 14:19
PESARO - Dalle Marche a Palazzo Chigi e ritorno. Sintesi. “Per Matteo Renzi essere qui sarà un’occasione importante per legare le priorità del nostro territorio a quello nazionale”.



Niente di casuale secondo il sindaco di Pesaro Matteo Ricci, ma volontà alla stato puro: e sì, il passaggio pomeridiano di oggi del premier nella città di Rossini è una tappa determinata e determinante. Così, ricostruire l’itinerario di viaggio per il primo cittadino e vicepresidente nazionale del Pd è addirittura strategico: “Appena saputo che avrebbe partecipato a Rimini al meeting di Cl, il presidente del Consiglio ha subito deciso per la deviazione su Pesaro”. Subito perché, è cosa nota, tra i due Matteo, il filo è più che diretto. La conferma arriva con la battuta successiva: “Ci sentiamo praticamente sempre”.



Della serie: non c’è stato bisogno di implorarlo Renzi. Dalle Marche a Palazzo Chigi e ritorno. Ricci, dopo gli ultimi ritocchi alla scaletta formale-istituzionale, passa alla sostanza politica. E fissa il punto esatto di contatto: “Dare il nostro contributo alle riforme sociali-economiche e a quelle istituzionali”. Un’intesa ricercata e rafforzata - è sempre Ricci a unire i vari punti sulla scacchiera - “dall’eccellente risultato delle regionali”. Con il Pd locale che s’è distinto a livello nazionale e con il neo governatore che con Renzi ha sempre condiviso percorsi e idee.



Il sindaco non s’ accontenta e annulla del tutto le distanze: “Ceriscioli - ricorda - s’è confrontato di recente col ministro Del Rio per ripassare, insieme, le urgenze infrastrutturali delle Marche”. Sovrappone le carte geografiche, il sindaco, e quelle d’intenti. “La volontà del nostro governatore di accelerare sul processo di unificazione e fusione dei Comuni e di accorpamento delle Partecipate può e deve essere considerato un capitolo fondante di quel processo di riforme che è l’essenza e l’obiettivo di Renzi”. Da buon governo a buon governo, Ricci la racconta così. E torna al nucleo di un passaggio veloce, ma denso: “Il premier definirà l’agenda e le priorità dei prossimi mesi. Una visita che, al riavvio dell’iniziativa politica, dimostra un legame forte col territorio”.



Dal sostegno alla legislatura in poi. Aprirà Ricci, seguirà Renzi. Di certo oggi al Teatro Rossini di Pesaro non interverrà Ceriscioli, perché il tempo stringe; il premier è atteso a L’Aquila, dove alle 17 e 30 sarà al Gran Sasso Science Institute. E costringe a tal punto quella scaletta grandi eventi che il governatore marchigiano dovrà sostituire il presidente del Consiglio nel taglio del nastro della Domus romana, l’area archeologica di via dell’Abbondanza.



Garantita, invece, la firma a tre del protocollo d’intesa tra Comune, Regione e Stato, per rilanciare la candidatura di “Pesaro Città della Musica”, come riconoscimento Unesco. In origine era il Teatro Sperimentale, alla fine sarà il Rossini. Confermato l’orario, alle 15 in punto, Ricci spiega quel cambio in corsa: “Vista la grande richiesta di partecipazione avuta in questi giorni abbiamo deciso di cambiare scenario”. Aggiunge un dettaglio: “Chiederemo una legge speciale, in vista del 150esimo della morte di Rossini, che possa consentire alla città di organizzare al meglio questo anniversario di valenza internazionale”. E da primo cittadino insisterà su un punto dolente: “Pretenderò l’allentamento del Patto di stabilità. Pesaro, per esempio, con un bilancio da 95 milioni di euro essendo un Comune virtuoso ha un avanzo da 39 milioni, bloccati da quel patto”. Tutto denaro sottratto allo sviluppo. Renzi è avvertito.
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