M5S, Toninelli urla al tavolo: «Basta, non si torna indietro»

Il rappresentanti marchigiani del M5S con Vito Crimi e l'ex ministro Toninelli durante l'incontro a Roma
Il rappresentanti marchigiani del M5S con Vito Crimi e l'ex ministro Toninelli durante l'incontro a Roma
di Andrea Taffi
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Giovedì 30 Gennaio 2020, 13:37
ANCONA Non ci sarà nessun ripensamento sulla saracinesca calata davanti all’ipotesi di un’alleanza con il Partito Democratico in salsa regionale. Il Movimento 5 Stelle del nuovo capo nazionale provvisorio Vito Crimi riparte, quindi, da dove aveva terminato quello di Luigi Di Maio. Così è stato deciso nella riunione di ieri a mezzogiorno a Roma alla quale oltre Crimi hanno partecipato i facilitatori regionali delle Marche Mirella Emiliozzi e Giorgio Fede, l’onorevole Martina Parisse il capogruppo in consiglio regionale Gianni Maggi oltre al responsabile enti locali grillini Danilo Toninelli. 
Il punto di caduta
E il punto di caduta della riflessione aperta sugli orizzonti strategici di breve periodo non si sposta dall’ultimo domicilio conosciuto. Un paio d’ore più tardi lo annuncia la Emiliozzi sul suo profilo Facebook accompagnando la foto di rito: «Per noi la priorità sono i cittadini delle #Marche. Stamattina ci siamo incontrati con Vito Crimi e Danilo Toninelli e abbiamo fatto il punto sulle elezioni regionali nelle Marche: è confermata la linea: mai con chi è stato responsabile del declino della Regione. Ora al lavoro!». Passa metà del pomeriggio invece per leggere la comunicazione ufficiale del senatore sambenedettese Fede che sui temi politici ha delega per le posizioni ufficiali. 
Non si cambia linea
«La linea - spiega - per le prossime elezioni regionali è quella stabilita con Luigi Di Maio, e confermata oggi (ieri per chi legge, ndr) dal nostro nuovo capo politico, Vito Crimi, e prevede la possibilità di valutare le ipotesi di “correre” da soli o insieme a liste civiche. Ringrazio per il lavoro svolto finora l’onorevole Parisse e il consigliere Maggi. Un lavoro politico importante del quale sono consapevole quanto non sia facile prenderne il testimone. Il M5s è chiamato ora a sfide importanti, che andremo a delineare nei prossimi Stati Generali. Da oggi parte un nuovo percorso con l’apertura su Rousseau delle candidature per le elezioni regionali della prossima primavera. Sarà fondamentale d’ora in avanti fare squadra e rafforzare il coordinamento e il supporto tra e per i gruppi della nostra regione, per arrivare a scelte ben condivise da tutti. Questo è il mio obiettivo, per cui ho già iniziato a lavorare».
Maggi e la pace dei sensi
Più laconico Gianni Maggi le cui posizioni più aperte, insieme a quelle del gruppo in consiglio regionale erano arcinote fino al punto di affacciarsi agli incontri di coalizione «a titolo personale». Le posizioni dialoganti sono state ripresentate ieri sul tavolo. Ma che non hanno trovato ascolto. Anzi. Nella discussione pare che a un certo punto pare che Toninelli abbia anche alzato la voce («Basta sempre con questa storia») difronte al tentativo di spostare il quesito sulla piattaforma Rousseau: «Purtroppo non ci sarà nessuna consultazione - dice dal treno sulla via del ritorno - come mi sento? Tranquillo e sereno, ho raggiunto la pace dei sensi. Alcuni hanno imposto la linea al Movimento, lunga vita al Movimento. Andiamo di corsa a sbattere contro un muro».
 
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