Pellegrinaggio tra Macerata e Loreto
Centomila fedeli alla marcia della fede

Pellegrinaggio tra Macerata e Loreto Centomila fedeli alla marcia della fede
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Domenica 7 Giugno 2015, 11:53 - Ultimo aggiornamento: 10 Giugno, 19:37
LORETO - Tra i 90 mila e i 100 mila fedeli la scorsa notte hanno rispettato l'appuntamento del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, percorrendo a piedi fino all'alba di oggi i 28 chilometri fino alla Basilica della Santa Casa.





La colonna di fedeli era partita dallo stadio Helvia Recina di Macerata, dove prima della partenza è arrivata la Fiaccola della Pace e dove è stata celebrata una messa solenne, officiata dai cardinali George Pell ed Edoardo Menichelli, alla presenza dei vescovi marchigiani.



Canti, preghiere e testimonianze lungo il tragitto, sullo stimolo di un messaggio di papa Francesco, registrato e ascoltato nello stadio: "La misericordia di Gesù perdona tutto, sempre ti aspetta, sempre ti ama tanto - le parole del pontefice -. Ognuno di voi conosce la propria storia.'Eh, Padre, tante volte sono cadutò. Mi viene in mente quella bella canzone degli alpini: l'arte di salire non è nel non cadere, ma nel non rimanere caduto. In questa notte di cammino - l'invito rivolto dal papa - pensate alla vostra vita. Cosa devo fare della mia vita?".



Alle 6, a Loreto, ad attendere i pellegrini, c'erano il cardinale Pell e i vescovi Giovanni Tonucci, delegato pontificio di Loreto, e Nazzareno Marconi, di Macerata. "Abbiamo vissuto il tema del nostro pellegrinaggio 'accarezzati dalla misericordià camminando per le strade verso la Santa Casa - ha detto il card. Pell -. Continuiamo a vivere lo spirito di questi giorni nelle prossime settimane, fino all'anno prossimo".



Tra le testimonianze durante il pellegrinaggio, quella del professore egiziano Wael Farouq, musulmano, che ha parlato delle persecuzione contro i cristiani in Iraq. "Siamo in una realtà drammatica - ha detto -. Il male ha tantissimi testimoni nel nostro mondo oggi. Il bene invece no. Non ci sono tanti testimoni del bene?".



"I cristiani perseguitati in Iraq - ha aggiunto - hanno scelto di lasciare tutto dietro di sè, hanno scelto di camminare per decine di chilometri, affamati e sbandati, pur di non rinnegare la loro fede, nemmeno a parole, affinchè Dio non fosse un segreto sepolto nei loro cuori".



"Questa sera io cammino per l'Iraq - ha detto ancora -. E cammino anche per una donna che non sa nè leggere, che del mondo conosce solo la sponda del fiume, il campo e l'albero che fa ombra alla sua casa di argilla. Questa donna ha rifiutato di maledire quelli che hanno sgozzato suo figlio in un deserto lontano, sulla costa della Libia, e ha pregato per la loro salvezza. Questa sera io cammino per questa donna, perchè lei rappresenta tutta la civiltà che l'umanità ha raggiunto!".



Toccante anche la testimonianza di un operaio della Whirpool di Fabriano: "Mi chiamo Mirco e insieme alla mia famiglia con molti colleghi di lavoro della Indesit stiamo camminando insieme a voi in questa lunga notte verso Loreto. Sono questi giorni pesanti e colmi di preoccupazione per noi - ha ricordato -. Ci sono 500 famiglie a cui si sta togliendo la dignità del lavoro...Ma la disperazione non può essere il fine del nostro vivere. Camminiamo in questa notte illuminata da questo splendido manto di stelle, certi che malgrado tutto nessuno può toglierci la speranza di un lavoro certo".
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