Taglio e capelli si pagano con il bitcoin in una parrucchieria: «Un passo avanti verso il futuro»

Mirco Lenti dell’Atelier Parruchieria di Jesi e il figlio Riccardo e la moglie
Mirco Lenti dell’Atelier Parruchieria di Jesi e il figlio Riccardo e la moglie
di Talita Frezzi
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Giovedì 17 Febbraio 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:28

JESI - Il pioniere dei bitcoin, almeno tra i parrucchieri, in tutta la regione Marche lo troviamo a Jesi. Mirco Lenti titolare dell’Atelier Parrucchieria Mirco Lenti di viale della Vittoria, si proietta al futuro adottando il pagamento in criptovalute. È un nuovo modo di effettuare il pagamento, che tramite una app permette al cliente di versare e nelle successive 48 ore, all’esercente di incassare. Facile, veloce e senza commissioni bancarie.

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La valuta digitale non sostituirà il contante, ma lo completerà, una forma di moneta digitale della banca centrale senza rischi, accessibile ed efficiente, che aiuti a prevenire attività illecite ed evitare qualsiasi impatto indesiderato sulla stabilità finanziaria e sulla politica monetaria dell’Eurozona. «Adesso pagare con bitcoin è legale sia in Italia che in Europa – ci spiega Mirco Lenti – so che nel nord Italia, nel Milanese, sempre più esercizi commerciali come bar, ristoranti, hotel e attività, si sono organizzate e accettano criptovalute come opzione di pagamento.

Da noi ancora nessuno lo ha fatto… dunque, sì, sono il primo e questo è molto emozionante».


L’idea innovativa
Lenti nel suo salone attivo ormai da 15 anni in città, ha già avuto la risposta entusiastica di alcuni clienti che per lavoro utilizzano bitcoin. «L’idea è venuta a mio figlio Riccardo di 17 anni, è uno studente all’Alberghiero di Cingoli, ma da tre anni segue con attenzione l’economia e le criptovalute – aggiunge orgoglioso del suo ragazzo – ci ha fatto capire che i pagamenti tradizionali erano un po’ sorpassati e che con questo nuovo modo di pagamento avremmo potuto dare una possibilità in più, una novità ai nostri clienti visto che alcuni la utilizzano già. Era come fare un passo avanti verso il progresso, il futuro, che passa anche da qui. Poi, per me la moda è tutto. Ma non è solo una declinazione al modo di vestire, a come portare i capelli o al telefonino che abbiamo in tasca. Moda è anche seguire quelle novità che ci possono portare dritti al futuro e credo che questa dei bitcoin sia una bella novità che presto prenderà campo un po’ in tutti i settori». Mirco Lenti con i preziosi suggerimenti del figlio, ha avviato l’iter per adottare le criptovalute: ha contattato un’agenzia, fornito tutta la documentazione fiscale e contabile necessaria per far conoscere la situazione della sua attività commerciale.


L’iter 
Un percorso non semplice, anche perché essendo un pioniere non ha potuto contare su consigli di altri. «L’azienda ci ha aperto un cassetto fiscale e fornito una app tramite la quale andiamo a digitare il prezzo della prestazione – dice ancora - e il cliente, a sua volta munito di app evoluta per il pagamento in bitcoin, deve solo avvicinare lo smartphone e scannerizzare il nostro QR code per garantire la transazione. In appena due giorni il denaro scende sul mio conto. Un metodo davvero molto efficace e sicuro».


I vantaggi
In sostanza, a livello fiscale non cambia nulla, poiché il fornitore del servizio eroga comunque uno scontrino fiscale e il cliente esce dall’attività con quello, il pagamento ha un suo tracciamento digitale. Unico vantaggio? «Non c’è giro di denaro contante e non ho più l’onere delle commissioni bancarie. Già dalla prossima settimana saremo in grado di accettare pagamento in bitcoin, adesso stiamo promuovendo questo nuovo servizio tra i clienti e puntiamo anche a renderlo noto tramite delle vetrofanie da mettere sulle vetrine dell’attività. Certo, non faremo pagare esclusivamente così: per venire incontro alle esigenze di tutti, continueremo ad accettare anche i pagamenti tradizionali (contante/bancomat). E’ il nostro modo per andare verso il futuro – conclude Mirco Lenti – sempre nella convinzione che questa possibilità di pagamento così nuova costituisca un servizio in più per la clientela e chissà, possa attirarne anche nuova visto che per il momento siamo gli unici parrucchieri della regione a garantire il servizio».

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