Rottweiler troppo aggressivo agli arresti domiciliari, psico-terapia ed esame finale per tornare libero. Ecco cosa è successo

Il sindaco contro il Rottweiler troppo aggressivo: "arresti domiciliari", psico-terapia ed esame finale
Il sindaco contro il Rottweiler troppo aggressivo: "arresti domiciliari", psico-terapia ed esame finale
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 26 Maggio 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 14:55

ANCONA - Troppo aggressivo, quel cane da guardia di razza Rottweiler, per rischiare che esca di nuovo dal recinto per mordere qualcuno, come accaduto un mese fa nella campagna anconetana di Casine di Paterno. Dovrà seguire un percorso terapeutico e superare un test finale con un veterinario esperto di comportamento animale.

Ma nel frattempo, essendo inserito dal servizio veterinario Asur nella lista dell’Anagrafe canina tra gli esemplari “a rischio elevato di aggressività”, dovrà starsene praticamente agli arresti domiciliari, recluso in un recinto a prova di scavalcamento, e potrà uscire solo al guinzaglio del padrone e con la museruola, senza frequentare luoghi affollati e frequentati da bambini, come spiagge (neanche quelle dove i cani sono ammessi) e parchi pubblici.

E anche il proprietario, al pari di chi maneggia armi o sostanze pericolose, dovrà frequentare un corso di formazione e dotarsi di un patentino. 

Le prescrizioni

Sono le prescrizioni dettate nell’ordinanza firmata l’altro ieri dal sindaco di Ancona Valeria Mancinelli per il proprietario del Rottweiler che il 23 aprile scorso, verso l’ora di pranzo, aveva preso a morsi una coppia di vicini. I due fidanzati l’avevano visto, insieme a un altro cane della stessa razza, fuori dal giadino e s’erano premurati di provare a riportare i Rottweiler nel recinto. Un gesto di cortesia, per rapporti di amicizia e buon vicinato, ma anche dettato dal timore che i cani potessero avvicinarsi troppo alle loro galline. 
Ma appena varcato il confine della proprietà, in assenza del padrone, nei due cani dev’essere scattato l’istinto di protezione del territorio. In particolare uno dei Rottweiler, un esemplare adulto di quasi cinque anni, ha iniziato a ringhiare contro i due fidanzati, che hanno tentato la fuga, rimediando comunque qualche morso. Entrambi erano finti al pronto soccorso di Torrette: l’uomo con un codice di media gravità, caduto all’indietro e azzannato in diverse parti del corpo, la fidanzata per un paio di morsi più superficiali. A Casine di Paterno, oltre alle ambulanze del 118 e a una volante della questura, erano intervenuti i veterinari dell’Asur. Visto che i Rottweiler erano detenuti regolarmente, con tanto di microchip, li avevano lasciati al proprietario. Ma in un secondo momento il servizio veterinario dell’Area Vasta 2, come previsto da un’ordinanza del ministero della Salute del 2013 sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, l’Ausr ha classidicato uno dei due Rottweiler - un esemplare di sesso maschile e taglia grande nato nel dicembre 2017 - come «a rischio elevato di aggressività», inserendolo nell’apposita sezione dell’Anagrafe canina. Una specie di “lista nera” che al momento nelle Marche comprende 22 cani di diverse razze. 

La comunicazione

E lunedì mattina al Comune di Ancona è arrivata dal Servizio Veterinario Asur la comunicazione dell’episodio di morsicatura, l’atto a seguito del quale i sindaci dei Comuni interessati sono chiamati a emettere ordinanze per la tutela dell’incolumità pubblica, imponendo ai proprietari di cani l’obbligo di svolgere percorsi formativi a loro spese. «Sono casi rari per fortuna, quest’anno è il primo», dicevano ieri al Comune di Ancona.
Il sindaco Valeria Mancinelli ha firmato un’ordinanza che impone al proprietario di gestire il Rottweiler «con modalità atte ad impedire episodi di aggressività nei confronti di persone od animali, sino al suo eventuale recupero, certificato da un medico veterinario esperto in comportamento animale». Sarà il veterinario a disporre un eventuale percorso terapeutico per una corretta gestione dell’animale, seguendolo di persona o affidandolo a un addestratore. Finché il percorso non sarà completato, il proprietario dovrà mettere in sicurezza il cane. Come? Predisponendo un’adeguata recinzione su tutto il perimetro della proprietà. Stipulando una polizza di assicurazione di responsabilità civile per danni contro terzi. Facendolo uscire il cane solo con l’uso congiunto di un robusto guinzaglio, adeguato alla mole dell’animale, e di una museruola. Dovrà evitare parchi e spiagge e potrà lasciare libero il Rottweiler, ma sempre con la museruola, solo nelle aree verdi dedicate allo sgambamento dei cani, tenendolo sotto stretta sorveglianza. Ma ce n’è anche per il proprietario, che dovrà seguire un svolgere un percorso formativo con l’acquisizione del “patentino”.

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