A mezzanotte finisce lo stato di emergenza. Da domani nuove regole, cosa cambia e cosa resta

Oggi è l'ultimo giorno dello stato di emergenza
Oggi è l'ultimo giorno dello stato di emergenza
di Lorenzo Sconocchini
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Giovedì 31 Marzo 2022, 03:00 - Ultimo aggiornamento: 1 Aprile, 08:27

ANCONA - Termina oggi a mezzanotte lo stato di emergenza - proclamato dal Governo il 31 gennaio 2020 per gestire l’epidemia da Coronavirus - e cambiano le regole della lotta al Covid 19. Il decreto approvato dal Consiglio dei ministri introduce infatti a partire da domani, primo aprile, l’allentamento delle misure di gestione dell’epidemia. Il green pass non sarà più necessario ad esempio negli uffici pubblici come pure dal barbiere, per entrate in banca o alle poste, in tutti i negozi, gli alberghi e i mezzi di trasporto pubblico.

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Gli over 50 No Vax potranno al lavorare con un tampone negativo. Termina anche il sistema delle zone a colori, anche se resterà il monitoraggio, viene sciolto il Comitato tecnico scientifico e non sarà più attiva la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Paolo Figliuolo. Ma le precauzioni, anche da domani, restano sempre molto opportune, perché il virus continua a diffondersi: ieri nelle Marche 2.415 nuovi casi e 5 decessi correlati all’epidemia.

Fabbriche e uffici

I No Vax tornano al lavoro ma serve un test negativo

I No Vax tornano al lavoro, ma non in cattedra o negli ospedali. Da domani anche gli over 50 possono accedere sul luogo di lavoro senza l’obbligo di Green pass rinforzato previsto inizialmente fino al 15 giugno. Dovranno però esibire il risultato negativo di un tampone antigenico (valido 48 ore) oppure molecolare (72 ore). I non vaccinati ultra-cinquantenni continuano essere esposti alla multa da 500 euro ma non rischiano la sospensione dal lavoro. Tornano gli insegnanti No Vax, ma non potranno fare lezioni. Fino al 30 dicembre rimarrà l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e per chi lavora nelle Rsa. 

I dehors

Bar e ristoranti: ingresso libero nei tavoli all’aperto

Niente certificato per sedersi nei dehors. Da domani non sarà più necessario il Green pass rafforzato per consumare ai tavoli all’aperto di un bar o di un ristorante all’aperto. Il lasciapassare verde sarà richiesto solo in caso di feste o raduni nel locale che comportino assembramenti. Fino al 30 aprile per consumare nei bar e nei ristoranti al chiuso sarà invece necessario esibire almeno il Green pass base, che si ottiene anche con un tampone negativo. Stesse regole valgono anche per «mense e catering continuativo su base contrattuale». 

I trasporti

Sul bus solo con le Ffp2. Aerei e treni: sì al Gp base

Da domani fino al 30 aprile per viaggiare su autobus, metropolitane e altri mezzi del trasporto pubblico locale è sufficiente il Green pass base, che si ottiene anche con il tampone negativo. Rimane l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 a bordo di pullman e scuolabus. Fino al 30 aprile per viaggiare su aerei, treni, navi e pullman a lunga concorrenza sarà richiesto come minimo il certificato verde base. Dal primo maggio è prevista la fine delle limitazioni per usufruire del trasporto pubblico. 

Sport e svago

Stadi e discoteche al 100%, al cinema con il super pass

T orna la capienza piena negli impianti sportivi all’aperto e al chiuso. Ma cambia il tipo diGreen pass richiesto. Per assistere a gare e spettacoli all’aperto da domani fino al 30 aprile basta il Green Pass base (rilasciato anche con tampone negativo) e la mascherina Ffp2.

Mentre per cinema, teatri, sale da concerto, eventi e le competizioni sportive in palestre e palazzetti al chiuso resta l’obbligo di Green Pass rafforzato (vaccinati e guariti) fino al 30 aprile. Per entrare nei locali, nelle sale da ballo e nelle discoteche - che tornano alla capienza piena - sarà necessario, sempre fino al 30 aprile, avere il green pass rafforzato.

La prevenzione

Contatti a rischio, bastano 5 giorni di autosorveglianza

Cambiano da domani le prescrizioni per chi ha avuto un contatto stretto con un positivo al Coronavirus. Al posto della quarantena in casa il nuovo decreto dispone «il regime dell’autosorveglianza, consistente nell’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo Ffp2, al chiuso o in presenza di assembramenti fino al decimo giorno successivo alla data dell’ultimo contatto con un contagiato». Ma se compaiono sintomi del Covid bisogna effettuare un test antigenico rapido o molecolare, anche presso centri privati abilitati. 

La scuola

In Dad solo alunni contagiat, gli altri in classe con la Ffp2

La didattica a distanza è prevista solo per gli alunni positivi, su richiesta delle famiglie. Da domani anche con più di 4 casi positivi in classe, dagli asili alle superiori, gli alunni non contagiati potranno continuare a frequentare le lezioni. Ma gli alunni da 6 anni in su che sono stati a contatto con positivi dovranno indossare per 10 giorni le mascherine Ffp2, al posto delle chirurgiche che restano obbligatorie fino al termine della scuola. Nel caso comparissero sintomi, al primo e al quinto giorno dopo l’ultimo contatto con un positivo, è richiesto un test rapido o molecolare anche auto-somministrato. 

Il wellness

In palestra con le dosi, via libera dal parrucchiere

Non sarà più necessario il certificato anti Covid da domani al 30 aprile per entrare in negozi, parrucchieri, barbieri, estetisti, uffici pubblici, banche, svolgere sport all’aperto anche nei circoli, centri termali, sagre e fiere, centri educativi per l’infanzia. Fino al 30 aprile continuerà a essere richiesto il Green pass rafforzato per entrare in palestre, piscine al chiuso, per praticare sport di squadra e di contatto, entrare negli spogliatoi. Ma anche per entrare in sale gioco, bingo e casinò. Dal 1° maggio non ci sarà più alcun obbligo.

Le protezioni

Resta la mascherina al chiuso e all’aperto se c’è affollamento

Porteremo ancora la mascherina. Di sicuro al chiuso, mentre all’aperto l’obbligo di proteggere naso e bocca resta in vigore - com’è già ora - solo in situazioni di affollamento, dunque la mascherina va sempre portata con sé. Per ora l’obbligo resta fino al 30 aprile, ma il ministro della Salute Speranza ha già fatto sapere che poi si valuterà, in base all’andamento dell’epidemia, se prorogare ancora l’obbligo di Dpi al chiuso. La mascherina richiesta di norma è quella di tipo chirurgico, ma in alcuni luoghi rimane l’obbligo di indossare la filtrante Ffp2: concerti e stadi, palazzetti sportivi, cinema e teatri, mezzi di trasporto.

L’isolamento

I positivi non escono da casa per 7 o 10 giorni, poi il test

Per chi si contagia con il virus Sars-Cov-2 resta in vigore l’isolamento, vale a dire «il divieto di mobilità dalla propria abitazione o dimora fino all’accertamento della guarigione». La fine dell’isolamento dovrà essere certificata dal risultato negativo di un test antigenico rapido o molecolare eseguito anche presso centri privati purché abilitati. I vaccinati dovranno stare in isolamento per 7 giorni prima di poter fare un tampone; i non vaccinati dovranno stare in isolamento per 10 giorni poi potranno sottoporsi al test. Chi ha sintomi dovrà attendere almeno tre giorni dalla scomparsa per il tampone.

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