Natasha Stefanenko: «I presunti amici non hanno aiutato. Russi e ucraini sono fratelli, le armi non dovrebbero esistere»

Natasha Stefanenko
Natasha Stefanenko
di Maria Teresa Bianciardi
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Sabato 26 Febbraio 2022, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 16:00

ANCONA - «Mi sento come una mamma che ha due figli che litigano da tanto tempo. Uno più grande e forte, l’altro più fragile ma orgoglioso e pronto a rispondere. Russi e ucraini sono fratelli, un’arma non dovrebbe neppure esistere!». Natasha Stefanenko affida ad un post il dolore per il conflitto che segue con apprensione dalle Marche, la sua terra di adozione e dove ha messo su famiglia con l’imprenditore Luca Sabbioni.

La modella, attrice e conduttrice russa vive a Sant’Elpidio a Mare ed ha voluto rispondere pubblicamente a quanti, in privato, le chiedevano cosa ne pensasse di questa assurda guerra. «Pensate vedere un’arma in mano ad un figlio che la punta contro il fratello. È solo un enorme dolore. In tanti mi chiedono cosa penso riguardo alla crisi Russia-Ucraina. Mi chiedono un giudizio. Come potrei? Mi sento come una mamma». Cuore di Natasha, che ama indistintamente i due popoli l’uno contro l’altro, come Caino e Abele. 


Lo choc
Uno strazio per lei nata nella Russia Sovietica, da madre insegnante d’asilo e padre ingegnere nucleare, che negli anni Novanta ha lasciato il suo paese per inseguire il sogno di diventare modella. «Sono vicina a tutti quelli che stanno soffrendo in quell’area e che increduli subiscono ed assistono ad una realtà inimmaginabile fino a ieri.

La pace e l’amore devono prevalere sempre». La showgirl, mamma di Sasha, insiste che si trovi una soluzione sulla strada della diplomazia: «Mi auguro che prima possibile si torni alla ragione e che il tavolo della diplomazia prevalga su quello della guerra». 


La stoccata
Poi affida al post pubblico la storia di due fratelli che non sono mai stati totalmente in pace: «I problemi di quell’area - racconta la Stefanenko - durano da sempre e purtroppo negli ultimi otto anni si sono accentuati fino all’esasperazione. Qualcuno dall’esterno, presunto amico, non ha aiutato a trovare soluzioni e ci sono tanti retroscena che pochi conoscono ma che rendono tutto più complicato. Prego che quanto prima tutto finisca ed io possa abbracciarli di nuovo entrambi».

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