Minori in affido nelle Marche: famiglie
disponbili in calo e tavolo a singhiozzo

Minori in affido nelle Marche: famiglie disponbili in calo e tavolo a singhiozzo
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 25 Luglio 2019, 11:04

ANCONA - Si riunisce a singhiozzo il tavolo regionale per gli affidi. E lo fa ogni volta che il forum delle associazioni familiari nelle Marche si appella al garante dei diritti, il quale bussa alla Regione e cerca di scuotere i diretti interessati.

Un piano d’inserimento per i minori stranieri soli

È successo nel 2017 ed è accaduto nuovamente ieri, dopo l’ennesima richiesta del forum. Intanto le famiglie affidatarie calano. Sarà che le Marche sono lontane mille miglia dallo scandalo sugli affidi di Bibbiano che nelle scorse settimane ha travolto un settore delicatissimo e stretto il cuore in una morsa, sarà che - stando allo stesso garante Andrea Nobili - «in regione le attività a sostegno dei minori allontanati temporaneamente dalle famiglie, avvengono nel pieno rispetto dei diritti».



Sarà forse questo a rallentare i lavori del Tavolo regionale, visto che la macchina va avanti senza intoppi anche se negli ultimi anni è diminuita sensibilmente la disponibilità delle famiglie pronte all’accoglienza.
 
Da qui l’assist di Nobili, che insiste: «È necessario dare continuità ai lavori avviati dal Tavolo regionale per l’affido. Per cui l’auspicio è quello di una convocazione in tempi brevi». La richiesta è stata fatta pervenire dalla stessa Autorità di garanzia ai presidenti di Giunta e Consiglio, Luca Ceriscioli e Antonio Mastrovincenzo, nonché all’assessore Loretta Bravi ed al presidente della Consulta regionale per la famiglia, Andrea Marinozzi. «L’obiettivo primario - spiega il Garante - è quello di fornire nuovo impulso alla cultura del sostegno nei confronti dei minori con maggiori difficoltà. In questa direzione è indispensabile fare sistema e rilanciare l’attività del Tavolo regionale per avere un quadro sempre più esaustivo della situazione marchigiana. Ovviamente non possiamo affidargli anche una funzione di controllo diretto sul territorio, ma sicuramente un’attività più costante potrà fornirci indicazioni concrete sulle scelte da mettere in atto nella massima trasparenza e chiarezza d’intenti». Attualmente nelle Marche sono oltre 408 i minori in affido familiare (35 i maggiorenni) e suddivisi nelle cinque Aree vaste della regione. In quella di Ancona risultato in affidamento 181, 84 in quella di Macerata, 79 in quella di Pesaro, 63 in quella di Ascoli e 36 in quella di Fermo. 
I dati
La maggioranza degli affidi riguarda bambini e ragazzini italiani (336) , 107 sono gli stranieri e 9 gli stranieri non accompagnati: 200 sono femmine, 243 maschi. Nel 2018 la Regione ha stanziato 5,1 milioni come contributo a beneficio dei minorenni allontanati dalla famiglia, liquidati a favore degli enti capofila dei 24 Ambiti territoriali sociali. Negli anni precedenti la quota si è sempre mantenuta tra i 4 e i 4,5 milioni di euro. L’azione di monitoraggio posta in essere dall’ Autorità regionale di garanzia «consente di affermare - sottolinea ancora Nobili - che nel territorio le previste attività avvengono nel pieno rispetto dei loro diritti».
Il controllo
Ma considerata la delicatezza del settore, «le istituzioni competenti debbano esercitare nel migliore dei modi l’attività di controllo. Quello dell’affido è un istituto giuridico di estrema importanza, che ha dalla sua parte un grande valore aggiunto costituito dall’impegno di tante associazioni ed altrettante famiglie che intervengono per il bene dei bambini. Le eventuali malefatte di alcuni non possono e non devono ledere questo patrimonio della nostra società». In Italia l’affidamento è disciplinato dalla legge n. 184 del 4 maggio 1983 che è stata poi modificata dalla legge n. 149 del 28 marzo 2001.
Le norme
L’affidamento può realizzarsi: con il consenso dei genitori - affido consensuale - ed è disposto con un atto amministrativo dei Servizi sociali degli Enti titolari o delegati ed è reso esecutivo dal Giudice Tutelare.

Oppure avviene con un provvedimento del Tribunale per i Minori - affido giudiziale - attuato dai Servizi Sociali degli Enti titolari o delegati, prescindendo dal consenso dei genitori.

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