Lavoro dipendente nelle Marche, diminuiscono i migranti ma aumentano le diseguaglianze: il report presentato dalla Cgil

Lavoro dipendente nelle Marche, diminuiscono i migranti ma aumentano le diseguaglianze: il report presentato dalla Cgil
Lavoro dipendente nelle Marche, diminuiscono i migranti ma aumentano le diseguaglianze: il report presentato dalla Cgil
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 20:00

Meno migranti lavoratori dipendenti, in compenso aumentano le diseguaglianze: mediamente guadagnano quasi un terzo in meno rispetto ai lavoratori italiani dello stesso settore. È questa la fotografia delle Marche scattata dal Centro Studi e Ricerche Idos. La popolazione migrante nella Marche oggi rappresenta l'8,6% della popolazione totale marchigiana (dal 9,7% di Fermo al 6,7% di Ascoli Piceno), in prevalenza di genere femminile e in una fascia di età prevalentemente tra i 30 e i 44 anni.

I residenti stranieri

Su un totale di 127.606 residenti stranieri, 97.076 sono cittadini non comunitari, che richiedono il permesso di soggiorno principalmente per ricongiungimento familiare. L'8,9% degli occupati sono stranieri, così come il 10% delle imprese regionali. Sono questi i dati salienti presentati dalla Cgil Marche per la 32/a edizione del Dossier Statistico Immigrazione 2022, redatta a cura del Centro Studi e Ricerche Idos, con un focus di Vittorio Lannutti sulla situazione nelle Marche e l'approfondimento sulla situazione lavorativa dei migranti elaborato da Ires Cgil su dati Inps.

Marinucci (Cgil Marche): «I migranti si occupano soprattutto del settore agricolo»

«I dati confermano la diminuzione costante del numero dei lavoratori migranti dipendenti e l'acuirsi delle diseguaglianze», sottolinea Rossella Marinucci, segreteria Cgil Marche. «I lavoratori migranti si occupano solo in alcuni settori (principalmente quello agricolo), con qualifica operaia per l'85,8% dei casi e con retribuzioni medie annue, nel settore privato, pari a 12.517 euro (-28% rispetto ai dipendenti italiani dello stesso settore)».

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