Il sindaco Ricci (Ali): alunni con le dosi o con i test anti Covid. «La Dad è discriminatoria per gli studenti vaccinati. In classe con il Green pass»

Il sindaco Ricci (Ali): alunni con le dosi o con i test anti Covid. «La Dad è discriminatoria per gli studenti vaccinati. In classe con il Green pass»
Il sindaco Ricci (Ali): alunni con le dosi o con i test anti Covid. «La Dad è discriminatoria per gli studenti vaccinati. In classe con il Green pass»
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 23 Dicembre 2021, 02:20 - Ultimo aggiornamento: 15:20

Sindaco Matteo Ricci, come presidente Ali è stato il promotore di una lettera appello al governo per introdurre il Green pass anche tra gli studenti delle scuole dell’obbligo e delle superiori. Ha lanciato un sasso nello stagno?
«Io ritengo sia una proposta pragmatica, in un momento in cui i contagi nelle scuole stanno aumentando ed è fondamentale garantire la scuola in presenza. Una strada obbligata se non vogliamo ritrovarci in Dad a gennaio».

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All’appello hanno aderito i sindaci delle principali città, da Roma a Milano, da Torino a Bologna, compreso il primo cittadino di Ancona, Valeria Mancinelli. Ma dal governo ci sono state reazioni?
«C’è stata una grande attenzione da parte del ministro alla Salute Speranza e dal ministro all’Istruzione Bianchi. Non so se domani (oggi, ndr) il governo discuterà anche della scuola ma invito ad ascoltare il grido d’allarme dei sindaci su questo tema delicatissimo».
Sa che nelle Marche ci sono più di sedicimila studenti tra i 12 ed i 18 anni con il vaccino ormai scaduto e che ancora non è partita la campagna per la terza dose in questa fascia di età? Come si garantisce il Green pass?
«Non conosco la situazione, ma mi pare che fino ad oggi la campagna di vaccinazione stia andando discretamente. Il punto è: quale sarebbe l’alternativa al Green pass per garantire scuola in presenza? La fascia dove il virus gira maggiormente è proprio tra di under 20, che è anche la fascia meno vaccinata. Noi sindaci crediamo nella scuola in presenza e vedendo aumentare le classi in quarantena, crediamo serva un provvedimento che consenta la prosecuzione delle lezioni».
In molti temono che la Dad sia imminente e infatti c’è chi ha proposto di prolungare le vacanze di Natale.
«Io sono contrario. Non è pensabile che l’unica soluzione contro l’aumento dei contagi sia far rimanere i ragazzi a casa. La Dad è sicuramente uno strumento importante, ma nella distanza produce problemi psicologici e di apprendimento nei ragazzi. Per non parlare di tutti i disagi organizzativi che creerebbe alle famiglie, adesso che per fortuna anche il lavoro è ripartito».
Lei già in passato è finito nel mirino dei No vax. Con questa proposta farebbe il bis, lo sa?
«Non mi importa, anche perchè sono in larghissima compagnia. Un sindaco non si preoccupa delle polemiche di chi è contro i vaccini ma è tenuto a tutelare la salute dei cittadini e a garantire il diritto allo studio. Come? Con tamponi periodici, che tra l’altro già molti ragazzini fanno per poter partecipare alle attività sportive».
Sarebbe comunque un aggravio di costi importante per le famiglie.
«Per i minori il test deve essere gratuito».
Lei ha vaccinato i suoi figli?
«Ne ho due di 16 e 12 anni, sono entrambi vaccinati. Il punto è anche questo: se si dovesse arrivare a chiudere nuovamente le scuole, sarebbe una decisione discriminatoria per chi ha seguito il percorso della profilassi anti Covid e si ritroverebbe comunque in Dad».
Il Green pass sarebbe più uno stimolo alle vaccinazioni o l’ennesimo braccio di ferro con le istituzioni?
«Spero e credo il primo. Del resto gli insegnanti adesso hanno l’obbligo vaccinale, non capisco perchè la scuola non possa essere tutelata anche dagli studenti».

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