Le bordate deI presidente Ance Ascoli, Ubaldi: «La Paita dice: cinque miliardi sono pochi per la Liguria. E da noi invece nessuno che fiata»

Massimo Ubaldi a sinistra con il patron dell'Ascoli Pulcinelli
Massimo Ubaldi a sinistra con il patron dell'Ascoli Pulcinelli
di Andrea Taffi
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Domenica 28 Febbraio 2021, 07:00

«Meno male che ci siete stati voi del Corriere Adriatico che con quella campagna sul disastro delle infrastrutture tra luglio e agosto avete tirato secchiate d’acqua a tutti. Dopodiché abbiamo ascoltato un’altra raffica di promesse elettorali, in primis l’impegno della De Micheli sulla terza corsia: niente, tutte fake news, come sempre. Questa è la verità: siamo diventati una terra di conquista. La gente butta lì le parole e non vi dà seguito».

Meglio non parlare delle Marche che contano zero a Massimo Ubaldi. Il presidente di Ance Ascoli, imprenditore che opera in tutta Italia per strade e complessi edilizi è una furia sul tema. Letteralmente. 


«Ma lo sa qual è l’assurdo? Io penso alle parole dell’onorevole Paita, la presidente della commissione trasporti della Camera.

Ha detto: “cosa? Ci sono solo 5 miliardi di euro per le strade della Liguria?”. E la Liguria ha una densità abitativa inferiore alle Marche: è una cosa pazzesca. Loro si battono con tanti deputati e senatori di vecchia e nuova maggioranza. Qui non sento parlare nessuno».


Torniamo un attimo sulla questione della terza corsia Sud della A14, da Porto Sant’elpidio fino in Abruzzo.
«Ecco sì, torniamoci. Come mai della vecchia ma anche della nuova maggioranza non ne parla nessuno? La De Micheli dopo il piano industriale di Autostrade per l’Italia ha annunciato l’impegno e 1,3 miliardi per la realizzazione dell’opera. Come mai di questa cosa non si è trovato scritto niente? Quando sono andati a Roma, Acquaroli e compagnia si sono sentiti dire da Tomasi che dal ministero non è arrivato niente. E se non ci sarà un impegno formale del ministero non si muoverà una carta su questa storia. E qui nessuno ha battuto ciglio: ma si rende conto? Siamo all’assuefazione ».


A chi si riferisce alla nuova maggioranza o quella vecchia?
«Guardi, tra governo nazionale e governo locale c’è ben poco da distinguere. Io non saprei, almeno. Tanto nessuno si batte va bene tutto, ci passa tutto sopra le testa. E a me questa cosa fa impazzire, non capisco. I parlamentari delle altre regioni si spaccano in due, i nostri mai. I nostri, per contro, ci portano come risultati l’ordinaria amministrazione. E noi dovremmo dire che siamo contenti? Ma lasciamo perdere».


Il Recovery fund ha incamerato alcune opere del famoso dossier Infrastrutture del Corriere Adriatico.
«Sì, come no. Intanto in tutta Italia si sta parlando in quasi tutti i territori di alta velocità ferroviaria. Tutti tranne nel tratto Pescara-Rimini. E per farle capire che siamo ridotti veramente per le pezze le racconto un aneddoto».


Prego.
«Quando ci vediamo con i colleghi di Confindustria, sul tema delle infrastrutture ormai ci chiamano l’Italia dell’Est. Nel silenzio assoluto dei nostri parlamentari e non vorrei più distinguere tra maggioranza e opposizione su temi che dovrebbero essere di interesse generale. Mai nessuno che si straccia le vesti».


Certo la frase della Paita è incredibile.
«Ma lei fa gli interessi della sua Regione: è di La Spezia. Ha capito? Cinque miliardi sono pochi. E io devo leggere che la De Micheli pensa di spendere 900milioni per la metropolitana di superficie tra Rimini e Ravenna».


Il dossier del Corriere Adriatico aveva anche smascherato procedimenti tecnici finiti nella nebbia come la valutazione di impatto ambientale per il raddoppio della litoranea stazione di Ancona-Torrette: un anno di lavoro da buttare perché era cambiata la commissione esaminatrice.
«E meno male. Così l’opinione pubblica si è resa conto che così non si può andare avanti. Io dico quello che penso: siete stati bravi, quando tutti i giorni ti sbattono la verità, non puoi fare finta di niente. O dire che non sai. Fossi in voi, però farei anche due conti».


Tipo? 
«Guardate cosa si è mosso: da allora hanno appaltato la Variante di Ancona in 15 giorni e poi hanno dato l’appalto quasi a trattativa privata per il completamento dei lavori della galleria di Trisungo (ad Arquata del Tronto, ndr)».
Sono stati istituiti i commissari per Fano-Grosseto e Orte Falconara.
«Sì, dopo sei mesi che li avevano annunciati. Per la Fano-Grosseto è il presidente Anas, qualcosa dovrà farla per forza: almeno lì c’è una carta sul tavolo. Non come la figuraccia della terza corsia».

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