​Meno tasse nelle zone del sisma. Prevista un’aliquota agevolata del 7% se ti trasferisci. Ecco per chi vale. Il parere dei sindaci

Meno tasse se ti trasferisci nelle zone del sisma. Prevista un’aliquota agevolata del 7% se ti trasferisci. Ecco per chi vale. Il parere dei sindaci
​Meno tasse se ti trasferisci nelle zone del sisma. Prevista un’aliquota agevolata del 7% se ti trasferisci. Ecco per chi vale. Il parere dei sindaci
di Lolita Falconi e Cristiano Pietropaolo
5 Minuti di Lettura
Venerdì 18 Marzo 2022, 03:35 - Ultimo aggiornamento: 07:37

Imposta ridotta al 7% per attirare facoltosi pensionati elle aree colpite dal terremoto. Magari replicando nel cratere del sisma un meccanismo analogo a quello adottato ad esempio in Portogallo dove, grazie alla tassazione molto favorevole, si sono trasferiti gli anziani del resto d’Europa, inclusi molti italiani. L’estensione alle zone terremotate dell’imposta agevolata è contenuta nel decreto Sostegni ter approvato ieri dal Senato e all’attenzione della Camera il 22 marzo. Un cammino a tappe forzate in quanto il testo deve essere convertito in legge entro il 28 marzo. Il vantaggio fiscale consiste nella possibilità di assoggettare tutti i redditi esteri (quelli da pensione ma anche eventuali altri) a un’imposta sostitutiva del 7 per cento, ben più bassa della normale aliquota media Irpef. Ecco cosa dicono i sindaci dei Comuni del sisma.
 

MAURO FALCUCCI
Sindaco di Castelsantangelo sul Nera

«Abbattimento dell’Irpef per chi vive in montagna»

Mauro Falcucci, sindaco di Castelsantangelo sul Nera, come giudica la proposta di uno sconto Irpef per i pensionati che verranno a stare nelle aree del cratere?
«Bene. Nel 2020 lanciai la proposta “Resto in montagna” prendendo spunto dalla misura legislativa “Resto al sud”, già adottata dall’allora governo. Parlavo proprio di incentivi fiscali e servizi da implementare per riportare la gente da noi. Resto dell’idea che tutto quello che si può fare per ripopolare l’entroterra, non solo quello del cratere ma tutta la montagna, dal Piemonte in giù, va fatto con urgenza e convinzione».
Quindi bene il 7% dell’Irpef ai pensionati che rientrano dall’estero?
«In realtà penso si possa fare di meglio, modello Portogallo, provando ad azzerare l’Irpef a tutte le persone anziane, e anche alle giovani coppie, magari vincolandole a rimanere un tot di anni, mettendo dei paletti per evitare furberie. Ma l’incentivo deve essere significativo. Penso che se ci sono gli anziani, ci verranno a trovare figli e nipoti, e si ricreerà interesse e giro. Ma un altro nodo sono i servizi. Per questo giudico positivamente anche il disegno di legge del governo sulla montagna».
Servizi non sempre ottimali nell’entroterra.
«Bisogna pensare a un pacchetto di misure. Sgravi fiscali, agevolazioni per le coppie, contributi per le imprese, sconti sull’affitto o l’acquisto della prima casa. Ripeto, il disegno di legge sulla montagna del Governo mi sembra un buon punto di partenza, si parla di scuola, sanità... speriamo passi all’esame del Parlamento. E poi potenziare i servizi sanitari che devono essere a un livello minimo salvavita. Se una persona che vive in montagna si sente male deve avere la possibilità di essere curato e salvato come uno che abita in città».
 

MICHELE FRANCHI
sindaco di Arquata

«Sarebbe fondamentale anche la zona franca»

Michele Franchi, sindaco di Arquata, l’iniziativa dell’imposta ridotta al 7% può essere interessante per il vostro Comune? 
«È il cosiddetto “metodo Portogallo” che per noi potrebbe essere un buon punto di partenza perché queste zone devono essere ripopolate. Tutte le iniziative che vanno verso quest’ottica per noi vanno bene. Per noi la zona franca sarebbe la scelta migliore per attirare qui dei nuovi abitanti e anche chi ha fatto una scelta di vita diversa e sono andati via. Per noi si può sempre fare di più, ma per le aree interne spopolate già prima del sisma, potrebbe essere un’ottima idea di rilancio. Cogliamo con soddisfazione questa proposta». 
Pensa che si potrebbe estendere questo tipo di soluzione per attirare i giovani? 
«Penso che questo modello debba essere esteso alle coppie giovani, oltre ai pensionati. Ecco perché sarebbe fondamentale la zona franca. Questo è un cavallo di battaglia che è sempre stato mio ma anche del compianto sindaco Petrucci che avrebbe già consentito, ad un territorio in forte fase di spopolamento da prima del sisma, di poter ripartire. Ho toccato con mano vedendo la zona di Livigno e del Friuli Venezia Giulia che sono a statuto speciale. Ci proviamo e vediamo cosa si potrà fare». 
Come sta procedendo la ricostruzione? 
«Eravamo ripartiti bene ma il caro prezzi e benzina stanno creando qualche problema. Speriamo che l’edilizia non si fermi. C’era già il problema delle ditte che non si riuscivano a trovare a causa del superbonus 110% e l’andamento della ricostruzione sta leggermente frenando. Ma c’è bisogno che i prezzi siano calmierati, altrimenti ci saranno dei ritardi. Il prezzario del terremoto deve essere adeguato per non fermare i cantieri».

 

SANTE STANGONI
sindaco di Acquasanta

«Bene, adesso incentivare famiglie e giovani coppie»

Sante Stangoni, sindaco di Acquasanta, come giudica questa proposta? 
«Qualsiasi opportunità si presenta per ripopolare questi territori, è ben vista ed è fondamentale. Va benissimo sul discorso pensionati, ma per noi è importantissimo, visto quello che sta succedendo in alcuni comuni limitrofi, ovvero nella difficoltà nel creare le classi nelle scuole. È dunque importante avere famiglie e coppie giovani per mantenere il tessuto e la struttura, perché questo incide sulle scuole e su tutto l’assetto economico e sui servizi erogati e sulle attività sul territorio. Più persone ci sono, meglio è. Per ripopolare le aree interne c’è bisogno anche di questo». 
Servirebbero altre iniziative per consentire il ripopolamento delle aree interne? 
«Mi aspetto una zona economica speciale per queste aree, la defiscalizzazione di tutte le attività economiche per dare grandi opportunità di poter investire da parte di imprenditori e singoli che vogliono aprire attività in queste zone che hanno bisogno di essere rilanciate». 
Sulla ricostruzione ci sono novità specifiche in partenza? 
«Per Acquasanta sarà un’estate positiva perché partiranno molti cantieri importanti come quello della scuola. Il progetto è validato e andrà a gara molto presto. Sulla grotta sudatoria ci sono state alcune problematiche già risolte e credo che tra giugno e luglio partiranno i lavori. Stessa cosa per il Municipio, dove siamo alla fine della progettazione. Novità anche per il teatro Combattenti: qui c’è un importo più basso, circa 400mila euro, ma anche qui tutto partirà entro l’estate. Sulla ricostruzione privata stiamo facendo molti decreti al mese e partecipando a tanti bandi anche sul Pnrr».

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