ANCONA - Una lunga e difficile vita in rosso, tra restrizioni personali e economia con l'acqua alla gola. E’ quella che vivono i marchigiani nell’era del Covid con la regione che dall'inizio di marzo non è divisa più solo, come è naturale che sia, dai confini provinciali ma dalle zone colorate a seconda della presenza del virus. Che rallenta, e raffredda la curva pandemica, ma non molla: sono 674 i nuovi positivi in un solo giorno comunicati dal Gores oggi, 26 marzo, e con i dati dei ricoveri che non inducono all'ottimismo. E c'è poi il dato che l’età dei contagiati, e dei ricoverati nelle strutture sanitarie regionali, si è abbassata con sempre più ragazzi tra 19 e 24 anni tra le persone positive al coronavirus e che i vaccini fatti finora sono troppo pochi: la prima dose non è stata ancora somministrata nelle Marche neppure alla fascia degli over 80. E sull'andamento della campagna vaccinale si giocano il ritorno a una vita normale e la ripresa economica. Dai numeri della pandemia all'annuncio Facebook del governatore Fancesco Acquaroli, vediamo che cosa ci aspetta.
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La zona rossa nelle Marche arriverà a un lockdown di un mese in alcune province.
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E mentre il premier Mario Draghi annuncia che settimana sarà per l’Italia, è stato il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, ad anticipare che le Marche resteranno zona rossa almeno fino al 6 aprile. Lo ha fatto con un post su Facebook, confermando quella che era già apparsa come una decisione evidente dopo la telefonata con il ministro Roberto Speranza di ieri, giovedì 23 marzo.
"Buongiorno a tutti. Mi dispiace - ha scritto Franvcesco Acquaroli su Facebook - dovervi comunicare che a causa del numero dei contagi riscontrati nella nostra regione nella scorsa settimana, che sono superiori a 250 ogni 100.000 abitanti, anche la prossima settimana saremo in zona rossa per quanto stabilito dall'ultimo decreto legge. Nel corso di questa settimana il numero dei contagi e la pressione nei pronto soccorso si sta riducendo, mentre resta ancora molto alta la pressione ospedaliera. Nonostante la comprensibile esasperazione e le molteplici difficoltà, continuo a raccomandare a tutti la massima attenzione per superare quanto prima questa situazione complicata. Nel frattempo continua la campagna di vaccinazione. A questa mattina sono oltre 147 mila i marchigiani che hanno ricevuto la prima dose, quasi il 10% della popolazione regionale, per un totale di oltre 230 mila somministrazioni, il 91,3% delle dosi che ci sono state consegnate”.