ANCONA - Traghettare le Marche nella Zes, acronimo di Zona economica speciale. Forza Italia, con la consigliera regionale Jessica Marcozzi, il senatore Andrea Cangini e il commissario regionale del partito, senatore Francesco Battistoni, spingono sulla maggioranza a Palazzo queste aree economiche che per le imprese significano benefici non indifferenti.
L’istanza
«Ci siamo mossi fin dallo scorso anno, a tutti i livelli, per consentire alle Marche regione in transizione, di accedere alle agevolazioni previste dalla Zes. Grazie al governo Draghi con il ministro per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna, abbiamo ottenuto l’importante risultato. Le associazioni di categoria e le imprese ora chiedono con urgenza l’individuazione delle zone di interesse». All’interno della Zona economica speciale le imprese già operative o di nuovo insediamento possono avere numerosi e fondamentali benefici: «Un credito di imposta fino al 95% degli investimenti effettuati, la riduzione fino al 50% delle imposte Irpef e Ires, la semplificazione doganale e amministrativa - sottolineano i rappresentanti di Forza Italia -. Altre Regioni del sud lo hanno fatto, da ultima l’Abruzzo. Noi, nelle Marche, non possiamo più attendere. I nostri territori, infatti, sono da troppo tempo afflitti da una crisi economica dilagante, aggravata dal terremoto e dalla pandemia.
La strada obbligata
Per Forza Italia la Zes è una strada obbligata per provare a rinascere, «uno strumento essenziale per il rilancio economico e occupazionale dei nostri territori che consentirebbe oltretutto di attirare investimenti e rivitalizzare il tessuto industriale. È un’opportunità unica per favorire la crescita di quelle aree della Regione maggiormente in difficoltà attraverso lo sviluppo e l’ampliamento di imprese già operanti e favorendo al contempo l’insediamento di nuove realtà imprenditoriali».
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