Vongolare, il Tar respinge l'ultimo ricorso sui compartimenti. Marcozzi (FI): «Ora la Regione tracci i confini definitivi»

Vongolare, il Tar respinge l'ultimo ricorso sui compartimenti. Marcozzi (FI): «Ora la Regione tracci i confini definitivi» (Foto d'archivio)
Vongolare, il Tar respinge l'ultimo ricorso sui compartimenti. Marcozzi (FI): «Ora la Regione tracci i confini definitivi» (Foto d'archivio)
di Maria Teresa Bianciardi
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Giovedì 3 Novembre 2022, 16:47 - Ultimo aggiornamento: 10 Marzo, 12:44

ANCONA - Anche l'ultimo ricorso è stato rigettato dal Tar e adesso sulla questione dei compartimenti di pesca delle vongolare marchigiane il capogruppo di Forza Italia, Jessica Marcozzi, chiede al governo Acquaroli una definizione definitiva dei confini. La Regione Marche in attesa della sentenza del Tar sul ricorso presentato dal Cogevo di Ancona, aveva deciso di rinviare la questione di un altro anno, fino al 30 giugno 2023: ma la Marcozzi, assieme al collega azzurro, il consigliere Gianluca Pasqui, e al presidente del consiglio regionale Dino Latini, ha presentato una mozione per definire una volta per tutte i compartimenti di pesca nelle Marche. «I vongolari vogliono una definizione chiara, netta e definitiva - sottolinea la Marcozzi - per questo ho presentato una mozione per velocizzare il pronunciamento al riguardo da parte della Regione». 

Marcozzi (Forza Italia): «Definire una volta per tutte la mappa dei compartimenti»

 L'attuale suddivisione dei compartimenti nelle Marche, ossia quattro tra San Benedetto del Tronto, Ancona, Fano e Civitanova Marche (sub compartimento) «compongono una ripartizione territoriale che recenti studi tecnico-scientifici hanno reputato equilibrata, sia sul fronte lavorativo che ambientale - sottolinea -. Ho chiesto dunque, a beneficio dell'intera categoria, un pronunciamento da parte della Regione sulla definitiva suddivisione dei compartimenti di pesca dei molluschi bivalvi». Dopo le proroghe degli ultimi anni, è arrivata la sentenza su un ricorso presentato, e respinto, per l'annullamento della Delibera di Giunta regionale 118 del 30 gennaio 2012 a mezzo della quale si stabiliva di lasciare invariate le aree di pesca individuate nel Regolamento Regionale nr. 6 del 2009: «Bisogna dunque accelerare l'iter di definizione», scrive in una nota Jessica Marcozzi.

Vongolare, un braccio di ferro lungo 10 anni

Tutto ha inizio il 2 ottobre del 2002 con l’emanazione del decreto ministeriale che individua un sub compartimento di pesca tra il fiume Chienti e le Due Sorelle, rinominato sub compartimento Civitanovese.

Una decisione presa per accontentare il consorzio sanbenedettese che lamentava poco mare e troppe barche. Nel nuovo subcompartimento vengono trasferite 25 delle 83 imbarcazioni di San Benedetto e 19 delle 74 anconetane. Il consorzio dorico, però, impugna il decreto e ottiene il 5 agosto del 2009 una sentenza del Tar che rimette in discussione tutto, facendo  decadere il subcompartimento civitanovese. Ma un cavillo, dovuto a un ritardo nella presentazione del ricorso, ha permesso di mantenere in essere quanto definito precedentemente dal decreto ministeriale.

Da quel momento la Regione ha continuato a prorogare le condizioni stabilite nel 2002 in attesa della sentenza di un secondo ricorso al Tar effettuato sempre dal il consorzio anconetano. L’udienza si è svolta lo scorso 9 febbraio e la richiesta è stata rigettata con sentenza arrivata proprio di recente. Finita qui? Non è detto. Su quei 500 metri di costa tra il Chienti e le Due Sorelle dove operano anche le 25 vongolare di San Benedetto c'è in atto un pesante braccio di ferro: tanto che il consorzio Co.ge.vo di Ancona lo scorso luglio era deciso a chiedere alla Regione  3 milioni di euro di danni per ciascuna imbarcazione della flotta dorica (74 imbarcazioni in totale).

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