ANCONA - Grande attesa per lo start della kermesse più prestigiosa. Con 107 aziende e oltre 1.000 mq il vigneto marchigiano si dà appuntamento alla 54^ edizione di Vinitaly, in programma a Veronafiere dal 10 al 13 aprile. Presente l’en plein delle Doc regionali in uno spazio coordinato dalla Regione Marche e che vede l’Istituto marchigiano di tutela vini Imt capitano della squadra regionale con 38 aziende riunite in una collettiva e 38 che espongono singolarmente.
Tanti gli appuntamenti in calendario, a partire da Verdicchio e brace, la cena di domenica 10 aprile riservata alla stampa e dedicata alla Docg Castelli di Jesi Verdicchio Riserva alla prova del fuoco con le affumicature in cucina dello chef stellato Errico Recanati.
Le Marche del vino arrivano a Vinitaly a seguito di un’ottima annata sul fronte dell’export. Secondo l’Istat, è infatti del 5,4% la crescita a valore delle esportazioni enologiche marchigiane nel 2021, per un corrispettivo di oltre 57,6 milioni di euro. Si tratta di un aumento significativo che segna la ripartenza per il settore vitivinicolo dopo le difficoltà dovute all’emergenza sanitaria. Una performance sostenuta soprattutto da Stati Uniti, Germania, Svezia, Giappone, Regno Unito, Cina e Norvegia. Conferme positive giungono ugualmente dall’imbottigliato: sono quasi 200mila gli ettolitri in bottiglia nel 2021 delle denominazioni tutelate da Imt. In una regione sempre più a trazione bianchista, exploit lo scorso anno del Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Docg e del Verdicchio di Matelica Riserva Docg. Forte anche l’identità green della regione: a livello nazionale le Marche occupano il secondo posto per incidenza bio sul vigneto, con una quota percentuale altissima (35,6%) dietro solo alla Calabria (39%), doppiando anche la media italiana che si ferma al 17,5%.