Vinitaly chiama e le Marche rispondono: a Verona le grandi eccellenze regionali

Vinitaly chiama e le Marche rispondono: a Verona le grandi eccellenze regionali
Vinitaly chiama e le Marche rispondono: a Verona le grandi eccellenze regionali
di Edoardo Danieli
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Mercoledì 29 Marzo 2023, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 15:21

ANCONA  - «Esserci è fondamentale, anche perché da fiera di contratto il Vinitaly è diventato fiera di contatto». Nella sintesi di Giorgio Savini, c’è tutto il significato dell’impegno che Regione Marche e Consorzi di tutela hanno profuso per partecipare alla grande kermesse veronese, che si svolgerà dal 2 al 5 aprile, da 55 edizioni sinonimo di promozione dell’intera filiera vinicola globale. Impegno confermato dai numeri e da una filosofia che vede il vino come prodotto identitario del territorio, capace grazie alle proprie unicità di essere fondamentale vettore economico, sia direttamente e le cifre dell’export che nel 2022 è arrivato a 75,6 milioni con una crescita del 25,9% rispetto all’anno precedente lo testimoniano, sia indirettamente, creando un circuito turistico di eccellenza che alimenta il flusso di arrivi nelle Marche.


Le novità


Illustrate dall’assessore Andrea Maria Antonini, nel corso di una conferenza stampa, le novità per questa edizione.

Se le Marche, come tradizione consolidata, saranno in un maxi-stand di mille metri quadrati al centro dei padiglioni veronese, tutto nuovo sarà l’allestimento. All’incontro, hanno partecipato i rappresentanti dei Consorzi Giorgio Savini presidente del Consorzio Vini Piceni, e Antonio Centocanti vicepresidente dell’Istituto marchigiano tutela vini, il presidente dell’Amap Marco Rotoni e il direttore Andrea Bordoni.

Le oltre 200 etichette in assaggio libero sulla Terrazza Marche saranno un punto di passaggio obbligato per i visitatori così come, è auspicio degli organizzatori, lo saranno i venti eventi organizzati nei 4 giorni di fiera. Si tratta di una novità proprio legata alla poliedricità che il vino assume nel percorso definito dalla Regione legato all’enoturismo. Quindi accanto ai tradizionali incontri con i buyer internazionali, l’esordio è dedicato a quella che viene definita «la nuova sfida per la nostra Regione», in un talk in programma domenica a cui parteciperà anche il presidente Francesco Acquaroli. L’obiettivo è lanciare veri e propri cammini del vino. Altri tratti salienti della partecipazione marchigiana al Vinitaly, come annunciato da Antonini, la rilevanza del settore biologico e il tema dell’agricoltura sociale. Inoltre, grazie alla collaborazione con la Amap, ci sarà una finestra dedicata all’olio marchigiano.


L’investimento


Le Marche investiranno complessivamente 800mila euro per partecipare al Vinitaly. La metà è a carico della Regione; il resto dei Consorzi che attingeranno in gran parte dai fondi del Psr Promozione. Sono annunciate 106 cantine in rappresentanza delle 20 denominazioni presenti in regione a cui si aggiunge un’Indicazione geografica tipica. Cin cin.

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