ANCONA - Le vacanze degli italiani sono trascorse maggiormente dentro ai confini nazionali e nelle Marche anche per l’estate appena trascorsa e record per quelle nelle dimore di pregio, ville e casali preferibilmente con giardino e piscina. Le prenotazioni sono salite del 55% rispetto all’estate 2020 e + 6,5% rispetto al 2019, ovvero pre Covid.
Ma quali sono state le destinazioni più gettonate secondo i dati di Emma Villas? Al primo posto, con 2.300 settimane prenotate e con un indice di occupazione pari all’81% in alta stagione per le sue 214 ville, troviamo la Toscana, seguita dall’Umbria, che ha visto le 84 ville di pregio nei suoi confini essere prenotate per 746 settimane, con un’occupancy in alta stagione del 79%.
Al terzo posto, per numero di settimane prenotate (286) le Marche, con un’occupazione delle strutture che è arrivata all’88% in alta stagione. A scegliere questa soluzione sono principalmente gruppi di amici, di coppie o famiglie numerose. Dall’Osservatorio Emma Villas emerge infatti che mediamente gli ospiti per ogni soggiorno sono stati 8,3, media che si alza in alcune regioni come Toscana (9,7) e Umbria (9,6) mentre scende in Costiera Amalfitana (6) e Sardegna (6,6). Per quanto riguarda la provenienza dei clienti internazionali, sono i tedeschi a scegliere più frequentemente i soggiorni in dimore di pregio italiane, seguiti da svizzeri e olandesi.
Per quanto riguarda i clienti nostrani, invece, provengono principalmente da Lombardia, Lazio ed Emilia Romagna. Il costo medio nazionale per l’affitto di una villa o tenuta di pregio con piscina privata by Emma Villas è di circa 5.755 euro a prenotazione (3.949 euro a settimana). Se la media nazionale vuole che il soggiorno duri poco più di una settimana (1,3 settimane), ci sono alcune regioni come la Sardegna, il Lazio e le Marche che presentano indici di permanenza più alti. La prima, infatti, è scelta per 1,6 settimane, mentre Lazio e Marche per poco meno (1,5).
Nei mesi di luglio e agosto, inoltre, sono stati 23 milioni gli italiani che hanno scelto di rimanere nei confini nazionali per la loro vacanza, un dato che supera i 17 milioni del 2020 e i 18 milioni del 2019, l’anno precedente la pandemia.