Tessera sanitaria e codice fiscale, da domani al via le prenotazioni per il vaccino ai bambini 5-11 anni. Ecco come funziona

Tessera sanitaria e codice fiscale, da domani al via le prenotazioni per il vaccino ai bambini 5-11 anni. Ecco come funziona
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Martedì 14 Dicembre 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 15 Dicembre, 08:32

ANCONA - Vaccinazioni pediatriche: si parte. Le somministrazioni della profilassi anti-Covid ai bambini tra i 5 e gli 11 anni partiranno dal 16 dicembre e, da domani, si apriranno le prenotazioni per una platea che comprende in totale 92.645 soggetti. Le modalità di registrazione passeranno attraverso i canali già rodati - a partire dalla piattaforma messa a disposizione da Poste italiane –, inserendo tessera sanitaria e codice fiscale dei bimbi che abbiano già compiuto 5 anni (non basta l’anno di nascita).

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Quanto all’organizzazione di questo segmento della campagna vaccinale, invece, si stanno definendo ancora gli ultimi dettagli poiché alcuni pediatri preferirebbero eseguire le somministrazioni nei loro studi, altri nei centri vaccinali dislocati sul territorio: in questo senso, Regione e vertici sanitari stanno cercando di trovare la quadra per recepire le indicazioni.


Il nodo hub
Un tema che si intreccia a doppio filo con quello degli hub - in alcuni casi non adeguati al ruolo – e su cui si è fatto il punto ieri durante la cabina di regia. «Ci sono alcuni posti che ritengo non adeguati come Fabriano, Senigallia, Jesi, il Paolinelli di Ancona e Civitanova Marche – ha spiegato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini –.

L’idoneità dei locali è oggetto di una serrata discussione tra Comuni, Regione, Asur e Protezione civile: abbiamo dato mandato di trovare nuove allocazioni perché le procedure vaccinali proseguiranno fino alla prossima estate e dobbiamo garantire sia il riscaldamento che il raffreddamento dei locali». Il titolare della delega ha rivolto poi un appello a tutte le istituzioni ed agli imprenditori privati, facendo sapere che «probabilmente attiveremo dei bandi per affittare locali e stabilire delle strutture permanenti. Invito tutti i sindaci a tenere conto del bisogno prevalente della vaccinazione rispetto all’attività sportiva perché siamo in una situazione di emergenza epidemica e chiedo loro di dare una mano alla struttura sanitaria che in due anni evidentemente non ha avuto la possibilità di realizzare nuovi edifici». 


Spiragli tra i No vax
Poter contare su hub all’altezza del loro compito è fondamentale anche per l’altro obiettivo che si è prefissato Palazzo Raffaello: concludere le somministrazioni della terza dose a tutti coloro che hanno raggiunto i sei mesi dalla seconda al massimo entro la metà di gennaio. Intanto, qualche spiraglio positivo arriva anche sulle prime dosi dopo l’avvio della campagna informativa che è stata avviata dalla Regione con l’aiuto di esperti: «Negli stand della campagna informativa Parliamone insieme (iniziata nel weekend appena trascorso, ndr) si sono presentate tante persone che sostenevano le tesi no vax – traccia un bilancio Saltamartini – e molte sono state convinte dall’evidenza di quello che hanno riferito i medici. Solo ad Urbino, per esempio, abbiamo registrato 11 prime dosi. Proseguiremo con questa iniziativa. La valutazione statistica è che il vaccino funziona e, anche se si arriva in area medica, con le terapie in 3-4 giorni si riesce a tornare a casa e, in alcuni casi, con l’uso degli anticorpi monoclonali si riesce persino ad impedire l’arrivo in area medica».
m. m.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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