Uscita del porto: si aspetta la Via per il lungomare. Il progetto per l’interramento del litorale fino a Torrette è ancora in fase di valutazione

Uscita del porto: si aspetta la Via per il lungomare. Il progetto per l interramento del litorale fino a Torrette è ancora in fase di valutazione
Uscita del porto: si aspetta la Via per il lungomare. Il progetto per l’interramento del litorale fino a Torrette è ancora in fase di valutazione
di Lorenzo Sconocchini
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Venerdì 19 Marzo 2021, 08:29

ANCONA -  Accelera l’iter per l’Ultimo miglio, con la progettazione esecutiva che sarà affidata lunedì dall’Anas a un pool di tecnici che dovranno tracciare percorsi, pendenze e dettagli realizzativi del bypass da 3,3 km (per un investimento di 99,6 milioni) che collegherà il porto all’innesto di Torrette della statale Adriatica. Ma la bretella, che scavalcherà la Flaminia poco prima di Torrette e costeggerà l’area dell’ospedale, con tratti in trincea e in galleria, è solo uno dei tre segmenti che compongono la futura Uscita a nord del porto di Ancona. 


Gli altri due progetti che completano l’infrastruttura sono il Lungomare nord e il raddoppio della variante alla statale Adriatica nel tratto Torrette-Falconara. Per le quattro corsie sulla statale 16, un tratto da 7,3 km, l’Anas a fine dicembre ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento dei lavori di ampliamento per un importo complessivo di oltre 188 milioni di euro. L’appalto è in corso di gara e la durata prevista è di 1.095 giorni, circa 3 anni di lavori. Il progetto per il Lungomare Nord prevede, con investimenti per circa 56 milioni, l’interramento con gli escavi dei fondali marini della costa tra Marina Dorica e Torrette - per ospitare i nuovi fasci binari rettificati e lasciare spazio ad un raddoppio della Flaminia per la camionabile dell’uscita dal porto – ed una scogliera di protezione della linea ferroviaria Bologna-Lecce da 3.350 metri. 

Per finanziare l’opera nell’ottobre 2017 è stato firmato un accordo di programma tra Rfi (capofila), ministero dei Trasporti, Provveditorato Opere pubbliche, Regione, Autorità portuale e Comune di Ancona. Dopo la redazione del progetto esecutivo, siamo ora nella fase della Valutazione di impatto ambientale. Una procedura che si è rivelata più lunga del previsto, anche per il cambio in corsa dei componenti della commissione, che ha riavvolto il nastro quando ormai la procedura era stata svolta all’80%. «Al momento abbiamo ottenuto risposta con osservazioni dalla Commissione di Via del Ministero dell’Ambiente sul progetto definitivo dell’opera - spiega Rete ferroviaria Italiana, che è anche soggetto attuatore -. È stato attivato un tavolo tecnico tra i sottoscrittori dell’accordo di programma perché ognuno soddisfi le osservazioni tecniche richieste dalla Commissione. Data la complessità dell’intervento è stata richiesta una proroga per la presentazione dei chiarimenti e l’ottenimento del parere. Rfi armonizzerà i vari aspetti progettuali, dalla protezione della costa alla rettifica del tracciato ferroviario affinché il progetto nella sue interezza soddisfi le richieste della Via. E’ inoltre in fase di valutazione l’aggiornamento dell’Accordo di Programma in funzione dell’evoluzione delle esigenze dei Sottoscrittori e degli sviluppi ed approfondimenti progettuali».

Una volta ottenuto il parere positivo sugli aspetti ambientali, secondo le stime di Rfi, saranno necessari circa tre mesi per lo sviluppo del progetto esecutivo con il quale attivare le procedure di gara pubblica. «Per la parte che riguarda il Comune - spiega l’assessore al Porto Ida Simonella - la commissione di Via ci ha dato indicazioni su alcuni aspetti che bisogna approfondire e motivare in maniera puntuale. Ad esempio sull’utilizzo dello spazio sovrastante, su come verranno spostate le pesche e alcuni approfondimenti sui dragaggi. Questioni che si possono chiarire nell’arco di pochi mesi».

L’interramento del Lungomare Nord sarà anche funzionale all’Ultimo miglio dell’uscita dal porto: con lo spostamento dei binari verso il mare, lo spazio ora occupato dalla ferrovia sarà utilizzato per raddoppiare la Flaminia con delle corsie riservate al traffico commerciale e turistico del porto (che poi devierà verso la statale poco prima dell’autosalone Bartoletti) mentre la carreggiata attuale sarà utilizzata per la viabilità cittadina. «Ma non è necessario che il Lungomare Nord sia completato per procedere al raddoppio della Flaminia - spiega l’assessore al Porto -.

Basta che sia realizzata la prima delle due barriere di protezione, la mini-scogliera a ridosso dei binari, che consentirà lo spostamento della ferrovia».

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