Università, borse di studio a tutti gli studenti idonei con fondi per 5,2 milioni. Il massimale Isee a 23 mila euro

Villarey, sede della facoltà di Economia della Politecnica delle Marche
Villarey, sede della facoltà di Economia della Politecnica delle Marche
di Maria Teresa Bianciardi
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Lunedì 9 Agosto 2021, 04:50 - Ultimo aggiornamento: 20 Agosto, 16:34

ANCONA «Vogliamo investire sul merito e sul futuro dei giovani. Una scelta che ci pone finalmente tra le regioni virtuose per il raggiungimento del pieno esercizio del diritto allo studio». L’assessore regionale Giorgia Latini ha introdotto così le novità contenute nel nuovo  programma annuale per il diritto allo studio approvato il 2 agosto dalla giunta Acquaroli e che prevede un aumento di 2,2 milioni di euro dei fondi stanziati per garantire le borse di studio agli studenti universitari. l’assessore Giorgia Latini.  

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I fondi
Le risorse si aggiungono ai 3 milioni già erogati per un totale di 5 milioni e  200 mila euro che consentiranno l’accesso alle agevolazioni a tutti i ragazzi risultati idonei. «L’obiettivo è ampliare il numero dei potenziali destinatari di borsa e dare massima copertura alle domande - ha proseguito la Latini -.

Ci guida in un percorso a forte collaborazione e condivisione istituzionale con le Università, le istituzioni Afam, i rappresentanti degli studenti». Un percorso che ha portato la Regione Marche ad alzare la soglia Isee da 21 mila a 23 mila euro e l’Ispe da 38 a 50 mila euro. 


Le differenze
«Un notevole balzo in avanti: eravamo ultimi in Italia e con questa azione ci affianchiamo alle Regioni più virtuose per poter allargare considerevolmente la platea degli studenti beneficiari di borsa di studio». Alla conferenza stampa sono intervenuti anche l’assessore al Bilancio, Guido Castelli e Maura Magrini, presidente Erdis Marche. Presente anche il mondo accademico, con i Rettori delle Università marchigiane, i rappresentanti delle istituzioni Afam con il Conservatorio Rossini di Pesaro (direttore Salvatore Giordano) e l’Accademia delle Belle Arti di Urbino con il direttore Luca Cesari. «Meditavamo con il governatore e i colleghi di giunta sulle azioni più incisive per il rilancio e la ripresa – ha sottolineato Guido Castelli -  e abbiamo collegialmente ritenuto decisivo investire sull’alta formazione universitaria e il diritto allo studio. Una scelta culturale e politica molto qualificante perché la ripresa passa anche da questo: lubrificare gli ingranaggi dell’ascensore sociale, in modo da favorire, abbattendo le condizioni che ostacolano la risalita, i giovani meritevoli perché partano tutti dagli stessi nastri di partenza». I bandi che saranno emanati da Erdis, si adegueranno alle disposizioni straordinarie e alle conseguenti modifiche che potranno intervenire nella normativa nazionale e regionale, stabilite per contrastare gli effetti derivanti dall’emergenza epidemiologica. 


I vantaggi
La presidente Erdis, Magrini, considera lungimirante la scelta della Regione Marche di ampliare la platea dei beneficiari: «Porterà non solo vantaggi alle famiglie e agli studenti, ma al territorio in generale, perché se avremo più studenti, quindi la regione sarà più appetibile dal punto di vista formativo e della didattica con un’offerta eccellente, avremo anche condizioni più favorevoli per tutto il tessuto sia economico che sociale del territorio». I rettori hanno, tra l’altro, evidenziato che la misura potrà servire anche a ridurre la tendenza allo spopolamento delle aree interne su cui gravitano alcune università, una sorta di compensazione alla perdita di residenti.

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