Oltre mille imprese in meno
nel 2014 nelle Marche

Oltre mille imprese in meno nel 2014 nelle Marche
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Giovedì 5 Febbraio 2015, 10:26 - Ultimo aggiornamento: 11:52
ANCONA - È tornato a crescere nel 2014 il numero delle imprese italiane, ma non nelle Marche, dove si continua a registrare un calo delle aziende. Nel 2014 - rende noto l'Unioncamere sulla base dei dati di Movimprese - sono state 9.938 le aziende che hanno avviato una nuova attività mentre le cessazioni sono state 11.133, con un saldo negativo di 1.195 imprese e la perdita di oltre 3 mila posti di lavoro. Ad oggi le imprese marchigiane sono 174.093.





I dati, fonte Movimprese, sono stati diffusi da Unioncamere Marche. «In difficoltà - dice il presidente di Unioncamere Graziano Di Battista - oltre alle Marche, sono i sistemi produttivi delle regioni caratterizzate da un'economia prevalentemente manifatturiera, come il Piemonte e l'Emilia Romagna. Ma il 2014 è ormai dietro di noi e pensiamo che per quest'anno ci siano tutte le condizioni, anche per le Marche, per riprendere il cammino dello sviluppo». Anche se «occorre mettere l'impresa al centro dell'azione politica e istituzionale, semplificare il quadro normativo e fiscale su impresa e lavoro e semplificare i tanti adempimenti burocratici che frenano gli imprenditori». Dopo due trimestri consecutivi, che avevano visto una crescita delle imprese marchigiane, nell'ultimo trimestre 2014 il saldo tra iscrizioni e cessazioni delle imprese ai registri delle Camere di commercio, sono tornati negativi. Tra ottobre e dicembre sono nate 2.188 imprese e ne sono scomparse 2.762, con la perdita di 574 aziende. Secondo il Centro Studi Unioncamere Marche, è ancora l'agricoltura a pagare il prezzo più pesante alla crisi, con la perdita di 1.076 imprese. Pesante anche il dato relativo alle aziende edili (-627), del commercio (-521) e del manifatturiero (-347). In calo anche le attività immobiliari (-50) mentre sono aumentate le aziende dei servizi alle imprese (+160), di alloggio e ristorazione (+76), dei servizi alla persona (+48) e delle attività finanziarie e assicurative (+41).



Tra i distretti manifatturieri delle Marche, sono la meccanica (-130), le calzature (-121) e il mobile (-70) a pagare caro l'embargo alla Russia ed a far registrare i risultati più negativi. Perde 18 imprese il tessile abbigliamento mentre il distretto degli alimentari e bevande registra una crescita di 24 aziende. Il calo di aziende del 2014 è dovuto principalmente alla 'morte' di imprese individuali (-1.492) e società di persone (-631) mentre sono aumentate le società di capitale. Questo significa, secondo Unioncamere, che il sistema produttivo regionale si sta ristrutturando e modernizzando e chi avvia un'impresa sceglie le forme societarie più moderne e innovative. In aumento anche le imprese cooperative, passate da 2.543 a 2.597, con un saldo positivo di 54 unità. Le difficoltà del distretto calzaturiero si ripercuotono sui sistemi produttivi di Macerata (-476 imprese) e di Fermo (-349). Nella provincia di Ancona le imprese diminuiscono di 181 unità, Pesaro Urbino perde 162 aziende ed Ascoli Piceno 27.
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