Internet fa crescere l'export
Ma le Marche sono indietro

Internet fa crescere l'export Ma le Marche sono indietro
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Giovedì 19 Marzo 2015, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 12:51
ANCONA - “Oltre il 30 per cento del fatturato da export delle imprese marchigiane che sono attive online viene realizzato grazie a Internet.



"Infatti, grazie al web, le aziende possono far conoscere i propri prodotti, anche di nicchia, oltre i confini nazionali raggiungendo nuovi mercati e nuovi clienti in tutto il mondo. Recenti studi dimostrano che, al crescere del livello di maturità digitale, aumenta la percentuale di imprese che fanno export. Ma non solo. Negli anni della crisi le imprese attive on line hanno aumentato dell’1,2 per cento il fatturato e del 34 per cento il personale”.



Lo ha affermato il presidente Unioncamere Marche Graziano Di Battista, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati del progetto “Made in Italy, eccellenze in digitale”, realizzato nella nostra regione dalle Camere di commercio provinciali in collaborazione con Google Italia.



Nella nostra regione, secondo uno studio del 2014 dell’Università Politecnica e dell’Unioncamere Marche, il 28 ,8 per cento delle imprese non ha un sito web. Un terzo di coloro che ce l’hanno, lo gestiscono con personale interno e solo un’impresa su cinque lo aggiorna regolarmente. I social media più utilizzati sono Facebook (26,2 per cento), Youtube e Twitter (6 per cento). Tra il 2013 e il 2014 l’e-commerce ha registrato un incremento del 17 per cento.



Il progetto, che si è concluso alla fine di febbraio, si è posto l’obiettivo di diffondere nel sistema produttivo marchigiano, la cultura dell’innovazione digitale ed aumentare la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato del web per il Made in Italy. In particolare per valorizzare all’estero le eccellenze produttive marchigiane, a partire dall’agroalimentare e dall’artigianato.



Alla conferenza stampa hanno partecipato l’assessore regionale alle Politiche Comunitarie e Itc Paola Giorgi e dalla sede di Google a Dublino il senior account manager SMB Italia Andrea Mené e l’account manager SMB Italia Cristina Fabi.



La conferenza stampa, moderata dalla giornalista Rai Barbara Capponi, è stata conclusa da Ilaria Barbotti, presidente di Igersitalia-Instagram.



I risultati del progetto



Il compito di supportare le imprese nel percorso di digitalizzazione è stato affidato a dieci giovani, formati da Google e da Unioncamere, che per sei mesi sono stati ospitati nelle cinque Camere di commercio marchigiane. (107 i giovani digitalizzatori in Italia, ospiti di 52 Camere di commercio) ed affiancati da altrettanti tutor.



In questo periodo, su 10.075 aziende manifatturiere marchigiane del Made in Italy, ne sono state contattate 945 e 195 hanno partecipato attivamente al progetto.



I dieci digitalizzatori selezionati hanno svolto sul territorio attività di sensibilizzazione per accrescere nelle piccole e medie imprese la consapevolezza dei vantaggi derivanti da un utilizzo più avanzato e consapevole degli strumenti web per il business, accompagnando le imprese in un percorso di digitalizzazione volto a creare o sviluppare la propria presenza on line.



Hanno inoltre assistito le aziende nella gestione dei social network, nell’ottimizzazione del sito web, nello sviluppo di campagne di web marketing, nello sviluppo di e-commerce efficaci, nell’aumento di visibilità sui motori di ricerca, nella definizione di una efficace strategia digitale.



I giovani digitalizzatori, che hanno illustrato i risultati del progetto per ciascun territorio provinciale, sono stati per Ancona Andrea Cardini e Manfredi Mangano; per Ascoli Piceno Chiara Poli e Sara Almonti; per Fermo Maria Lucia Adornato e Loris De Santis; Per Macerata Ilaria Ippoliti e Valeria Bartolini; per Pesaro e Urbino Sofia Lombardi e Anna Khan.



Al termine del percorso, tra le 195 aziende che hanno aderito al progetto, è stato registrato un incremento dal 13 al 41 per cento delle imprese che fanno affari con il web. Quelle con il sito aggiornato sono passate, in media, dal 19 al 30 per cento. La presenza sui social è cresciuta dal 32 al 43 per cento e la gestione dei social è salita dal 12 al 31 per cento.



Quali i settori del sistema produttivo marchigiano coinvolti nel progetto “Made in Italy, eccellenze in digitale”? Ad Ancona si è puntato sulla carta, il design e gli strumenti musicali e ad Ascoli Piceno su agroalimentare, artigianato artistico, florovivaismo e lavorazione del travertino. La Camera di commercio di Fermo ha messo al centro del progetto le calzature, i cappelli ed i maccheroncini di Campofilone.



Dell’agroalimentare e del tessile abbigliamento le aziende selezionate da Macerata mentre Pesaro Urbino ha puntato sul mobile e sull’agroalimentare. Archiviato questo progetto, secondo Unioncamere Marche, è fondamentale proseguire nell’impegno di promuovere, in sinergia con le istituzioni regionali, l’immagine e le potenzialità delle produzioni tipiche delle Marche, portando più imprese possibili sul web e incrementando, in tal modo, il loro fatturato, soprattutto all’estero.
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