Pnrr, post sisma e digitalizzazione: il rilancio ora è in mano alla Svem

L’assessore regionale alle partecipate Guido Castelli
L’assessore regionale alle partecipate Guido Castelli
di Martina Marinangeli
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Domenica 1 Maggio 2022, 12:35 - Ultimo aggiornamento: 5 Maggio, 16:29

ANCONA -  Il nuovo corso della Svem può iniziare. Nata dalle ceneri della Svim lo scorso agosto, la società Sviluppo Europa Marche viene messa sui binari con l’approvazione degli indirizzi e degli obiettivi strategici per il quadriennio 2022-2025 deliberati giovedì dalla giunta.

 


Tra i compiti assegnati da Palazzo Raffaello, l’assistenza tecnica sulla programmazione dei fondi europei e del Piano nazionale di ripresa e resilienza, la promozione degli interventi per le aree colpite dal sisma, la ricerca di linee di credito e finanziamenti per supportare la crescita di enti locali ed imprese, lo sviluppo del sistema produttivo regionale anche attraverso centri di ricerca e di trasferimento tecnologico, le partite della digitalizzazione e dell’internazionalizzazione. Una summa di tutto quello che c’è da fare per rilanciare le Marche, scivolate tra le regioni in transizione e sempre più lontane dalla locomotiva del nord. 


Il consiglio di amministrazione composto dal presidente Andrea Santori, Monica Mancini Cilla e Tablino Campanelli dovrà inoltre occuparsi dell’attuazione delle attività legate alla gestione delle Numero unico europeo delle emergenze (112), lascito della precedente legislatura.

Nel dicembre 2019, infatti, alla Svim era stata affidata anche la realizzazione, l’attivazione e la gestione dei servizi connessi all’operatività del NUE, «per cui è stato necessario prevedere tra gli indirizzi e gli obiettivi strategici per il triennio 2021-2023 anche l’attuazione delle attività legate alla gestione delle emergenze», si legge nella delibera 477. Tuttavia, non è su questo che si giocherà il ruolo della Svem. Gli aspetti su cui dovrà concentrarsi vengono messi nero su bianco dalla Regione e vanno dal «garantire l’obiettivo del mantenimento di una posizione finanziaria equilibrata», alla valorizzazione del «rapporto costi/ricavi, perseguendo la sana gestione dei servizi secondo criteri di economicità e di efficienza», passando per il «mantenere aggiornate le pubblicazioni relative agli adempimenti in materia di trasparenza e di anti corruzione ai sensi della normativa, uniformando tale disposizione anche in riferimento alle proprie società partecipate, ed assicurare la gestione delle società partecipate anche attraverso la redazione del bilancio consolidato del gruppo Svem srl».

La società può procedere, in caso di necessità correlata ad un «ampliamento delle proprie attività, alla revisione della dotazione organica, previa autorizzazione della giunta regionale». Entro il 31 luglio di ogni anno, d’intesa con il gruppo di lavoro, l’esecutivo definirà gli indirizzi e gli obiettivi strategici a cui la società deve tendere, indicando gli standard qualitativi e quantitativi di riferimento.

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