ANCONA - In un contesto economico di quelli a dir poco complicati, la chiave di volta per evitare il baratro passa per l’innovazione e l’investimento nelle nuove tecnologie. E nelle Marche, un numero sempre maggiore di aziende sta imboccando questa strada, ottenendo buoni risultati, nonostante tutto. È la fotografia scattata da Trend Marche nel rapporto sulla micro e piccola impresa di Cna e Confartigianato, realizzato in collaborazione con Banca Intesa Sanpaolo e con le università Politecnica delle Marche e Carlo Bo di Urbino.
Il rapporto
Nel focus dedicato all’innovazione, si dà evidenza «dei segni negativi lasciati dalla crisi pandemica prima e dagli effetti del conflitto Russo - Ucraino poi, sul nostro tessuto produttivo», spiega l’analisi.
Tra le aziende che hanno investito in innovazione, il 43,7% del campione ha dichiarato che il fatturato del 2021 è rimasto stabile mentre il 41,5% registra un aumento con una media di circa il 20% rispetto all’anno precedente. Tra le misure messe in campo dalla maggioranza delle imprese, MPI incluse, per continuare a competere sia durante che oltre la pandemia, vi è certamente l’accelerazione dei processi di trasformazione digitale. Il 42% ha investito su internet ad alta velocità e big data, il 41,7% in gestione dei dati, il 40% in digital marketing ed il 38,6% in sicurezza informatica. Innovazioni finalizzate a migliorare prodotti, servizi o processi già esistenti nel 43,9% dei casi, in nuove tecnologie per adattarsi all’evoluzione delle modalità lavorative nel 33,5% e nella diversificazione della propria offerta sul mercato con prodotti e servizi innovativi nel 27,1% dei casi.