Definito il piano straordinario per l’alienazione delle case popolari: tremila alloggi Erap finiscono sul mercato

Definito il piano straordinario per l’alienazione delle case popolari: tremila alloggi Erap finiscono sul mercato
Definito il piano straordinario per l’alienazione delle case popolari: tremila alloggi Erap finiscono sul mercato
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Lunedì 9 Maggio 2022, 02:40 - Ultimo aggiornamento: 16:10

ANCONA  - Un programma straordinario di alienazione degli immobili di edilizia residenziale pubblica di proprietà Erap, volto a vendere gli alloggi realizzati prima del 2000. Un piano per svecchiare il patrimonio immobiliare dell’ente, quello approvato dalla giunta regionale, che pone il tetto massimo di appartamenti da poter mettere sul mercato al 30% del totale.


Il patrimonio abitativo complessivo dell’Erap ammonta a 11.158 alloggi, di cui 8.835 costruiti prima del 2000 e dunque interessati dal programma di vendita.

Considerando il limite massimo del 30%, le unità abitative che potranno essere acquistate vengono quantificate in 3.347. Dal pacchetto di alloggi realizzati prima del 2000, l’Erap esclude 198 appartamenti al momento oggetto di interventi di riqualificazione a seguito di finanziamenti statali o regionali (tra cui i Contratti di quartiere ed i Bandi periferie), oppure inseriti in edifici di cui è prevista la demolizione e ricostruzione poiché lesionati dal sisma. «Nel caso in cui le richieste di acquisto degli assegnatari risultino inferiori al limite massimo del 30% del patrimonio alienabile – si legge nella delibera 487 del 2 maggio – le cessioni vengono effettuate secondo l’ordine cronologico di arrivo delle richieste medesime». 


Se invece risultassero superiori, «il programma di alienazione viene formato in base ai seguenti criteri di priorità». In primis, viene contemplato il «criterio soggettivo dell’inquilino», ovvero nel caso di «alloggi abitati da assegnatari con procedimento di decadenza in corso per superamento del limite di reddito previsto per la permanenza nell’alloggio». C’è poi un «criterio oggettivo della vetustà dell’immobile in ordine decrescente di vetustà, con priorità per gli immobili realizzati da non più di 70 anni in quanto non richiedono il preventivo assenso della Soprintendenza per i beni ambientali e architettonici. In ogni caso – precisa il documento – il programma deve assicurare l’accoglimento di almeno il 30% delle richieste di acquisto relative ad appartamenti con vetustà superiore a 70 anni.

A parità di vetustà è riconosciuta priorità di vendita agli appartamenti che risultano ubicati in edifici a proprietà mista (assegnatari in locazione e proprietari privati)». Gli atti di compravendita dovranno concludersi entro il 31 dicembre 2022 ed il termine del programma straordinario di alienazione è stabilito in tre anni dalla data di adozione di approvazione da parte della giunta. 


Nell’atto vengono anche elencati i soggetti aventi diritto all’acquisto - assegnatari dell’alloggio in regola con il pagamento dei canoni e dei servizi, o in subordine, componente del nucleo familiare convivente; assegnatari dichiarati decaduti per superamento dei limiti reddituali - e le modalità di pagamento (unica soluzione o dilazione del prezzo in 18 annualità con pagamento immediato del 25%).

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