Pasqua, nelle Marche prenotazioni niente male aspettando i voli attira-stranieri

Pasqua, nelle Maeche prenotazioni niente male aspettando i voli attira-stranieri
Pasqua, nelle Maeche prenotazioni niente male aspettando i voli attira-stranieri
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Lunedì 13 Marzo 2023, 03:50 - Ultimo aggiornamento: 15:49

ANCONA - In questa terra dove ci si può confondere fra colline e mare, ovunque, è tutto apparecchiato, per gli occhi e per il cuore. Si fa così: ci vuol passione, molta pazienza e tanta lungimiranza per fare di una sfida un successo. Perché se il 2022 è stato l’anno dei record per il turismo, nel 2023, secondo le proiezioni di Demoskopika, le Marche saranno la terza regione per incremento di arrivi e presenze.

Massimiliano Polacco anticipa i tempi: «Le prenotazioni stanno arrivando.

Ci aspettiamo una buona Pasqua, il preludio della stagione estiva. In questo periodo i turisti vengono a vedere i luoghi dove andranno in vacanza». Il direttore Confcommercio Marche, e segretario generale di Federalberghi, dà risalto al chiaroscuro: «Da quest’anno, sfumato l’effetto-Covid, gli italiani, che la precedente stagione avevano affollato i nostri luoghi della villeggiatura, torneranno a viaggiare all’estero. La percentuale di coloro che resteranno in patria diminuirà, quindi dobbiamo intercettare i flussi esteri».


La collaborazione


Non c’è scelta, per Polacco, che infila necessità&consigli: «Serve una buona promozione. Dobbiamo puntare soprattutto su Germania, Olanda e Belgio. Saranno questi i terreni sui quali dovremo misurarci con le altre regioni». Con il ritmo incalza: «Strategico è l’aeroporto, con il quale la collaborazione è fitta, bene il volo da e per Parigi e tutte le altre nuove rotte attira-stranieri che verranno. Lavoriamo a stretto contatto con l’Atim, l’Agenzia regionale per il turismo e l’internazionalizzazione». In questa terra dove ci si può confondere fra colline e mare, i ponti del 25 aprile e del primo maggio sono già super-gettonati. 


L’analisi


Si appella al rigore dell’equilibrio, Alberto Tassi, per dar seguito all’interrogativo su che stagione sarà. «Fanno ben sperare le prenotazioni che stanno arrivando per Pasqua e per le feste primaverili». Agli entusiasmi, tuttavia, il vicepresidente regionale di AssHotel, costola di Confesercenti, antepone l’analisi: «Reputo che il 2023 sia una incognita. Molto dipenderà dal clima e dalla capacità dei tour operator di portare all’estero i turisti del nord Italia». Se la prima incertezza dipende da Madre Natura, sulla seconda suggerisce una contromossa. Immediata: «Come Regione, Comuni e albergatori dobbiamo fare molta, moltissima, pubblicità nei paesi che a noi sono collegati con voli Ryanair: sud-est dell’Inghilterra, Belgio, Olanda, Polonia, la zona di Cracovia. Quattro destinazioni strategiche». Attratti i potenziali viaggiatori, Tassi passa alla cassa: «Dobbiamo iniziare a non calcolare solo le presenze, ma piuttosto concentriamoci su incassi e margini. Conta la capacità di spesa del turista». Qualità e non massa. 


I servizi 


Sposta la barra della percezione del dato in avanti, Daniele Gatti. «Per noi Pasqua non apre la stagione, per farlo dobbiamo aspettare la metà di maggio». In un lampo arriva a quella data-spartiacque, il presidente regionale di Villaggi Marche e titolare dell’Holiday Family Village di Porto Sant’Elpidio. «Le prenotazioni? Sono aumentate tantissimo rispetto all’anno passato, che già era andato benissimo». Numeri, non proclami, i suoi: «La scorsa stagione nei villaggi-vacanza della regione si sono contate un milione e mezzo di presenze. La sensazione è che andrà meglio». Il suo vanto è la forza di una categoria in progress: «Molte strutture en plein air delle Marche, negli ultimi anni, hanno investito molto per la riqualificazione, i servizi sono gli stessi delle cattedrali del turismo». Il tripudio del segno più lo rafforza con due idee fisse: destagionalizzare e sedurre lo straniero.
 

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